Dimissioni Salerno: reazioni - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Dimissioni Salerno: reazioni

12 ago 11 "La sanità calabrese è un banco di prova difficile, il più arduo che questa maggioranza ha da affrontare, e per ottenere risultati importanti ed una svolta nel comparto è necessario adottare scelte condivise frutto di unità e compattezza. Per questo, al collega e amico Nazzareno Salerno, presidente della III Commissione Sanità del Consiglio Regionale, va il mio incoraggiamento a proseguire lungo la strada intrapresa e a tornare indietro rispetto alla sua decisione di dimettersi da presidente dell'organismo consiliare". Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pdl Franco Morelli, presidente della Commissione Bilancio. "Il lavoro fin qui svolto dalla Commissione Sanità diretta da Salerno con grande impegno ed efficacia - prosegue - è stato prezioso e fondamentale per consentire alla Giunta e al presidente Giuseppe Scopelliti di avviare una profonda riforma della Sanità in Calabria che, nel corso degli anni, ha accumulato perdite, inefficienze e sprechi tanto da richiedere oggi un intervento strutturale, deciso e non più rinviabile. L'impegno della Commissione e del suo presidente Salerno, dunque, non deve arrestarsi proprio in questa delicata fase". "Per raggiungere il traguardo e portare a compimento il piano di rientro dal debito - dice ancora Morelli - il governatore Scopelliti ha bisogno del massimo sostegno e della massima coesione della sua maggioranza. Occorre uno sforzo comune e la capacità di comprendere che su una questione vitale per il futuro della nostra Regione non ci possono essere divisioni, ma sola unità di intenti e ricerca di soluzioni condivise".

"Non posso non comprendere tutte le motivazioni che hanno portato alla sua decisione, non fosse altro perché trattasi di atti e fatti che abbiamo più volte discusso in Commissione cercando di individuare soluzioni che attenuassero al massimo le ripercussioni negative indotte dal Piano di rientro del debito sanitario, in particolare nel settore dell'emergenza-urgenza e nel potenziamento della rete territoriale". E' quanto afferma, in una nota, il vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Ferdinando Aiello, facendo riferimento alle dimissioni da presidente dell'organismo di Nazzareno Salerno. "Purtroppo ci siamo imbattuti - prosegue Aiello - in alcuni Commissari (oggi direttori generali, non si sa per quali meriti) incapaci di un minimo di capacità organizzativa aziendale, che fanno il paio con il responsabile del piano di rientro del debito sanitario, di stanza al Dipartimento, che stanno creando una situazione esplosiva in tutti i territori della nostra regione tramite scelte scellerate, a danno dei più bisognosi, che niente hanno a che vedere con l'attuazione del Piano. Anzi, cosa c'entra il piano di rientro del debito con la mancanza di ambulanze, con i pronto soccorsi in cui devono intervenire i carabinieri per gestire le lunghe attese, con l'emigrazione sanitaria galoppante e non più solo per patologie gravi ma anche per la lungodegenza e riabilitazione, per non citare le attività elettive chirurgiche che sono una chimera anche nei cosidetti ospedali hub". "Di tutto questo ed altro - sostiene ancora Aiello - avremmo voluto parlare con i responsabili del Dipartimento che hanno disertato gli inviti in Commissione forse perché convinti che la stessa non abbia ruolo in contesto di Piano di rientro del debito sanitario. Se avessero l'amabilità di partecipare potremmo dimostrargli come ciò non sia vero (con sentenze anche della corte costituzionale) soprattutto quando si tratta di rendicontare, dal punto di vista politico, i risultati della loro azione attuativa, le direttive messe in atto in termini di atti aziendali, i risultati economici-finanziari raggiunti dopo oltre un anno di lavoro ed altro. Per tutto questo invito Salerno a ritirare le dimissioni e ritornare con la stessa determinazione alla guida della Commissione perché tanto lavoro ancora ci aspetta nell'incalzare, monitorare e controllare l'attività del Dipartimento e dei direttori generali prima che gli stessi provochino danni ulteriori ai calabresi considerando, anche, che il Presidente Scopelliti, nella sua qualità di Commissario del Piano di rientro, prima ancora che di presidente della giunta, ancora non si è reso conto dell'incapacità di tanti protagonisti della sanità calabrese".