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    Principe "Per una semplice corsia di emergenza sulla A3 penalizzati tutti gli italiani"

     

     

    Principe (PD) "Per una semplice corsia di emergenza sulla A3 penalizzati tutti gli italiani"

    03 lug 11 "Che il Presidente Ciucci sia orgoglioso della performance dell'Anas per l'ammodernamento della SA-RC è comprensibile ed umano: si tratta del suo impegno istituzionale e del suo lavoro". E' quanto afferma in una nota l'On. Sandro Principe, capogruppo regionale del Partito Democratico. "Epperò, anche in questa occasione – prosegue l'On. Principe - non possiamo non far notare che per dotare la nostra autostrada di una semplice corsia di emergenza i cittadini italiani, calabresi e non, i turisti e quanti percorrono questa importante arteria stanno subendo disagi, rallentamenti, lunghissime code e, cosa ancora più grave, hanno corso e stanno correndo seri rischi per la loro incolumità fisica. Va aggiunto che per il completamento del tracciato molti tratti non sono neanche finanziati e, tanto per fare un esempio, nulla si sa del programmato svincolo a Sud della città di Cosenza". "Sono d'accordo con il Presidente Ciucci che "l'A3 è un vanto per l'Italia" – argomenta Sandro Principe - Naturalmente, questa affermazione è condivisibile se riferita all'A3 SA-RC realizzata negli anni Sessanta dai primi Governi di Centrosinistra, guidati da statisti come Fanfani e Moro, con Ministri dei LLPP i socialisti Giacomo Mancini prima e Salvatore Lauricella dopo. In quella fase storica, certamente la realizzazione dell'A3 ha rappresentato un fatto rivoluzionario, perchè ha rotto l'isolamento a cui per secoli sono stati condannati molti territori del Mezzogiorno ed, in particolare, quelli calabresi. Dopo quella fase, sono risultati vani i tentativi di ammodernamento di questa strategica infrastruttura, in particolare, quelli posti in essere dai parlamentari socialisti dell'epoca allorchè, verso la fine degli anni Ottanta, si batterono per trasferire la SA-RC alla società Autostrade S.p.A., che l'avrebbe ammodernata con risorse proprie, realizzando anche la terza corsia, intervenendo, per di più, sugli svincoli per renderli sicuri e custoditi, senza, comunque, il pagamento del pedaggio. Quella battaglia fu osteggiata, in particolare, dalla lobby dell'ANAS (sostenuta con fervore da esponenti politici che oggi militano nell'UDC) e come conseguenza abbiamo avuto questi lunghi anni, quasi 20, di disagi e di pericoli causati da interminabili lavori per realizzare una modesta corsia di emergenza. Oggi per un'autostrada che, alla fine dei lavori non sarà di tipo europeo ma, comunque, di serie B, si ha l'ardire di parlare addirittura di pedaggio, togliendo ai cittadini del Mezzogiorno e della Calabria questa provvidenza per raggiungere i propri territori. Mi rendo conto che la percorrenza gratuita è un beneficio a vantaggio, sia di chi ha redditi altissimi sia di chi versa in condizioni di povertà; se proprio, data la situazione economica, di pedaggio si vuole parlare, però, che si studi un meccanismo per rendere l'uso della SA-RC gratuito per i cittadini e le imprese della Campania, della Lucania e della Calabria e per le fasce sociali meno abbienti del nostro Paese". "Mi auguro – conclude il capogruppo regionale del PD - che questa battaglia sia ulteriormente sostenuta dai Signori Sindaci, pur con i toni diplomatici confacenti al loro ruolo istituzionale, che li pone al di sopra delle parti, ma sempre a sostegno delle popolazioni amministrate".

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