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    Caputo (Pdl) "Un ddl su uso marchio turistico e lingua inglese"

     

     

    Caputo (Pdl) “Un ddl su uso marchio turistico e lingua inglese”

    02 ago 11 "Utilizzo diffuso del marchio turistico unico di recente adottato dalla Regione, introduzione sistematica dell'utilizzo della lingua inglese nella segnaletica turistico-culturale da rivisitare, mappatura dei beni simbolo del patrimonio storico-culturale calabrese e censimento degli eventi socio-culturali di valenza regionale, da regolamentare". E' quanto prevede il progetto di legge regionale presentato dal presidente della I Commissione Affari Generali ed Istituzionali Giuseppe Caputo come emendamento alla legge regionale 5 aprile 2008, n. 8 relativa al riordino dell'organizzazione turistica regionale. "Appare assente - è scritto nella relazione di Caputo - una coerenza identitaria regionale nella presentazione e proposizione dei beni turistico-culturali. Si assiste piuttosto al proliferare di nomi o marchi, diversi e disomogenei, per presentare, spesso anche attraverso singole e non coordinate partecipazioni a fiere di settore, realtà ed offerte turistiche che sono invece omogenee ed accomunabili per diversi ordini di fattori. In generale, confusione, casualità e disordine scandiscono purtroppo le modalità di promozione degli asset strategici dei territori. Il danno che deriva alla complessiva immagine della regione, al proprio interno tanto quanto all'esterno, è notevole". "Ciò si manifesta - sostiene Caputo - con grande evidenza anche nella struttura della segnaletica turistico-culturale, disordinata, caotica e spesso fuori controllo, soprattutto da un punto di vista della comunicazione. Segnaletica, tra l'altro, quasi sempre e soltanto in lingua italiana, spesso priva delle informazioni-chiave per il turista (calabrese e non) alla ricerca di un sito/monumento. Il patrimonio turistico-culturale regionale viene così lasciato spesso nell'oblio, dimenticato addirittura dagli stessi calabresi che dovrebbero farsene vanto e che potrebbero promuoverlo diversamente, con maggiore consapevolezza". Questo, evidentemente, non aiuta i territori a formare di sé un'immagine consolidata presso i consumatori/turisti, indebolendo inevitabilmente qualsivoglia azione di comunicazione, per quanto strutturata, inefficace se non sostenuta dalla comunicazione locale". "Partendo da queste premesse, nel progetto di legge, che non comporta impegno di spesa per la Regione - prosegue Caouto - viene evidenziata la necessità di una rivisitazione coordinata (nei contenuti, nel format e nell'immagine), dell'attuale segnaletica turistico-culturale regionale, da realizzare attraverso l'inserimento, come parte integrante della segnaletica stessa, del marchio turistico unico della Regione e con la presentazione delle informazioni, obbligatoriamente, anche in lingua inglese"

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