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    Regioni in rosso per la sanita' presentano conti per rientro

     

     

    Regioni in rosso per la sanita' presentano conti per rientro

    30 set 10 Le cinque Regioni con i conti in 'profondo rosso' in sanita' (Lazio, Molise, Calabria, Campania e Abruzzo) sono al lavoro, in queste ore, per chiudere i piani di rientro dal debito sanitario e presentarli ai ministeri dell'Economia e della Salute: sara' un gruppo tecnico, composto da esperti di questi ministeri e delle stesse Regioni, a dover valutare l'idoneita' delle misure adottate e la loro congruita' con le direttrici di un possibile rientro dal deficit della sanita' regionale. Alcune Regioni hanno gia' messo nero su bianco questi piani di rientro, altre li stanno chiudendo in queste ore. ''Stiamo definendo proprio ora le ultime cose - spiega il governatore del Molise, Michele Iorio, commissario per la sanita' nella sua Regione - e da lunedi' i presidenti delle Regioni parleranno di federalismo fiscale ma su quel fronte molto dipendera' dalla volonta' del governo di darci risposte in termini di numeri. Non vogliamo dilazionare i tempi ma capire meglio una serie di cose''. Il piano di rientro dal deficit sanitario della Calabria e' stato illustrato nei giorni scorsi dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e sara' presentato entro ottobre ai ministeri dell'Economia e della Salute. ''In realta' - spiega l'assessore al Bilancio Giacomo Mancini - gia' la giunta regionale che ci aveva preceduto aveva messo nero su bianco un piano di rientro dal debito che pero' non era mai entrato in vigore. Questa inattivita' ha portato al commissariamento della sanita' e alla nomina di due subcommissari. Il presidente Scopelliti, dal suo insediamento, si e' messo al lavoro, per dare concreta attuazione a questo piano''. Sul fronte del federalismo Mancini rileva come da lunedi' 4 ottobre le Regioni saranno impegnate anche su questo fronte. ''Una nuova Conferenza delle Regioni si svolgera' anche il 7 ottobre - ricorda - e durante la Conferenza Unificata che si terra' nel pomeriggio verranno posti all'ordine del giorno i due schemi di decreto che riguardano il fisco regionale e i fabbisogni standard per la sanita'''. Di quest'ultimo testo oggi si e' soffermato a parlare anche il coordinatore degli assessori regionali al Bilancio, Romano Colozzi, dalle pagine del quotidiano www.ilsussidiario.net.. L'assessore non nasconde che il dibattito tra i presenti di Regione su questo tema ''sara' piuttosto acceso'', ne' che le prime reazioni di alcuni presidenti alla bozza di decreto hanno visto il prevalere di un atteggiamento ''di preoccupazione e diffidenza, che e' assolutamente comprensibile di fronte ad una svolta che rappresenta per tutti una sfida, ma - aggiunge l'assessore - sono convinto che il confrotno delle Regioni tra loro e con il governo riuscira' a far emergere la convinzione che siamo di fronte ad una scelta ineluttabile''. L'assessore critica pero' alcuni punti della bozza di decreto messa a punto dal governo: a suo parere esso dovrebbe essere efficace dal 2012 e non dal 2013, anno in cui deve essere rinnovato il patto della Salute. In secondo luogo Colozzi fa notare che sarebbe piu' corretto, per l'individuazione delle Regioni benchmark, il riferimento ad un triennio; infine la nuova formulazione del meccanismo per l'individuazione delle Regioni benchmark, secondo l'assessore (tre Regioni scelte tra le cinque migliori), appare ''confusa e non ben motivata: la scelta dovrebbe essere fatta su criteri oggettivi e qualitativi''. Su tutta la materia del federalismo, comunque, le Regioni attendono in queste ore una nuova convocazione dal Governo.

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