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    Scopelliti presenta il piano di rientro per la sanita'

     

     

    Scopelliti presenta il piano di rientro: "Via 18 ospedali e 1200 posti letto in meno, di contro 3 Hub, 8 spoke, 4 ospedlai generali e 14 distrettuali"

    29 set 10 Un taglio di 18 ospedali, per 1200 posti letto in meno e oltre 100mila ricoveri cassati. Di contro tre ospedali Hub, otto Spoke, quattro ospedali generali, quattro montani e 14 ospedali distrettuali. Cos' cambia la sanita' calabrese. Entro marzo 2011 la mappa degli ospedali calabresi non sarà più quella conosciamo oggi. A disegnare la sanità del futuro è stato il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, commissario ad acta del settore, che a Catanzaro ha illustrato i contenuti del Piano di rientro dal deficit nel settore. Davanti ad una platea zeppa di sindaci, rappresentanti dei sindacati medici, Cgil, Cisl e Uil, assessori regionali, consiglieri di maggioranza e qualcuno anche di opposizione, sindaci e amministratori locali, Scopelliti ha ricostruito i passaggi che hanno portato alla elaborazione del Piano che sarà portato a breve al vaglio dei ministeri dell'Economia e della Salute. Assieme al governatore c'erano i due sub commissari Giuseppe Navarria e Luciano Pezzi, il dirigente del Dipartimento della Salute, Gianluigi Scaffidi, il dirigente generale Franco Zoccali e il presidente del Consiglio regionale Franco Talarico. Appena Scopelliti ha preso la parola il sindaco di Cariati, dove i cittadini da tempo sono mobilitati a difesa dell'ospedale, ha indossato la fascia tricolore, assieme ad altri primi cittadini della zona, e si è imbavagliato agitando tra le mani, simbolicamente, una chiave. La cosa non ha per nulla turbato il presidente Scopelliti. Diciotto, secondo quanto prevede il Piano, sono i presidi ospedalieri che saranno disattivati e riconvertiti nell'arco di due fasi: la prima, che dovrà essere attuata entro il 31 marzo 2011, riguarda i presidi di Taurianova, Palmi, Siderno, Chiaravalle Centrale, San Marco Argentano e Soriano. La seconda, da attuarsi entro il 31 marzo del 2012, chiama in causa gli ospedali di Rogliano, Cariati, San Giovanni in Fiore, Mormanno, Acri, Serra San Bruno, Praia a Mare, Lungro, Trebisacce, Soveria Mannelli, Scilla e Oppido Mamertina. Il riassetto complessivo della rete vedrà la nascita di tre ospedali Hub (le attuali aziende ospedaliere), otto Spoke, quattro ospedali generali, 14 distrettuali e quattro di zona montana. Oltre al riassetto della rete dell'assistenza ospedaliera, che prevede un taglio di 1.200 posti letto (da 7.600 a 6.400), con una stima di 100 mila ricoveri in meno all'anno, il piano si occuperà di assistenza domiciliare integrata, Servizio sanitario regionale, emergenza-urgenza, farmaceutica, acquisto beni e servizi e del personale. Il governatore, tra una slide e l'altra, per oltre un'ora e mezzo, con ill vicesindaco di Chiaravalle Centrale, Pino Maida che ha parlato in relazione al nosocomio della cittadina di "dati falsificati", ha così detto del piano: "sottoscritto non da me ma da Agazio Loiero - ha detto - il 19 dicembre del 2009 al termine di una concertazione durata oltre 10 mesi col governo nazionale e con Agenas e anche attraverso il confronto con i dipartimenti. Una delle cose preoccupanti che mi è toccato è stato di vedere non dico i sindaci e gli amministratori dei territori che probabilmente potevano non sapere, ma colleghi consiglieri regionali ed ex che non sono nuovi e che avevano avuto esperienza nel passato, i quali hanno sostenuto che disconoscono il piano di rientro. Questo fatto mi ha turbato perché dimostra una grande strumentalizzazione". "Il piano - ha detto Scopelliti - prevedeva una serie di scadenze nel 2010 che non sono state rispettate dal precedente esecutivo e questo ha comportato la mancata erogazione di fondi per circa 800 milioni di euro. Un dato su cui riflettere in una terra come la Calabria". "Noi intendiamo applicare il piano - ha sostenuto ancora il governatore - perché ci consentirà di raggiungere traguardi significativi e si sottolineare l'aspetto della qualità dei servizi che per noi è prioritario. Non vogliamo ledere gli interessi di nessuno ma vogliamo che non si giochi sulla pelle dei nostri cittadini". La lunga illustrazione di Scopelliti non ha convinto il sindaco di Cariati. "Il nostro - ha detto Sero - è stato un silenzio più assordante dei fischietti di Cosenza. Non credo che ci sia stato un percorso partecipato e penso che il Piano di rientro sia caratterizzato semplicemente da scelte politiche e non tecniche".

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