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    N.Oliverio (PD): "Governo predisponga completamento caserma Cutro"

     

     

    N.Oliverio (PD): "Governo predisponga completamento caserma Cutro"

    28 set 10 ''Il Governo deve rivedere le proprie decisioni in merito all'ipotesi di accantonamento dei lavori di completamento della caserma militare di Cutro, convocando immediatamente un tavolo tecnico con tutte le parti interessate per stabilire la data di ripresa dei lavori del secondo lotto''. E' quanto chiede il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, che ha presentato una interrogazione al Ministro della Difesa, Ignazio La Russa. ''In attesa - prosegue Oliverio - del completamento del progetto originario sarebbe necessario predisporre un piano per utilizzare da subito le infrastrutture sinora realizzate e collaudate al fine di evitare il rischio incombente di un loro progressivo degrado''. Oliverio ripercorre la storia dell'opera ricordando che ''in data 23 giugno 2000 e' stato siglato fra il Ministero della difesa, il Ministero dell'economia e delle finanze, la Regione Calabria, la Provincia di Crotone e il Comune di Cutro un accordo di programma per la realizzazione di un insediamento militare a livello di reggimento con area addestrativa viciniore, in una localita' appositamente individuata nel comune di Cutro; a seguito di tale accordo, il Comune, sostenendo una spesa iniziale per complessivi 4 milioni di euro, ha provveduto a compiere tutto cio' che era di propria competenza per l'avvio della realizzazione dell'opera, acquistando a ridosso del centro abitato, un area in localita' Mascino di oltre 20 ettari, che avrebbe dovuto ospitare circa 1.000 militari (800 soldati e 200 ufficiali). Un primo lotto funzionale relativo alla realizzazione dell'area destinata agli alloggi e' stato appaltato per un importo di circa 14.000.000 di euro a favore dell'impresa Consorzio artigiani romagnoli di Rimini, i cui lavori, consegnati in data 5 febbraio 2003, sono stati ultimati e collaudati il 18 dicembre 2009''. ''Le palazzine, che comprendono - prosegue Oliverio - complessivamente 96 alloggi sia per il personale militare nubile e celibe che con famiglie, sono state integrate di aree verdi, parcheggi e parchi gioco per bambini e oggi sono costantemente vigilati dall'Esercito per evitare occupazioni abusive; per la realizzazione delle infrastrutture operative e logistiche della caserma militare, nel 2008 e' stato redatto il progetto esecutivo per un importo di 50 milioni di euro, ma ad oggi i lavori non risultano essere stati appaltati; con finanziamenti comunali e regionali sono stati indennizzati i proprietari terrieri per l'esproprio dei terreni per un importo pari a 1.600.000 euro''. Nicodemo Oliverio poi ricorda che lo scorso anno il Ministero ha fatto sapere che con la sospensione del servizio di leva obbligatorio, con conseguente adozione del servizio di leva su base esclusivamente volontaria, e' venuta meno la motivazione posta alla base dell'originario progetto e quindi si sarebbe sancito di fatto la fine dei lavori. Nicodemo Oliverio, quindi, evidenzia che ''l'accantonamento definitivo del progetto determinerebbe un enorme danno per l'intera comunita' locale, dato che molti cittadini hanno effettuato investimenti per creare servizi che avrebbero dovuto sostenere il funzionamento della caserma, ed eviterebbe soprattutto in un periodo di grave crisi economica nazionale, un ulteriore spreco di risorse pubbliche, considerato che per gli interventi finora realizzati sono stati spesi oltre 20 milioni di euro. La presenza di una struttura militare in questo territorio, inoltre, si rende inoltre necessaria per la presenza radicata e diffusa in questi territori di pericolose organizzazioni criminali e per il fatto che a pochi chilometri di distanza nel comune di Isola di Capo Rizzuto e' ubicato il centro per immigrati piu' grande d'Europa, e cio' consentirebbe anche allo Stato di rafforzare la propria presenza in un comprensorio gia' martoriato da tante nuove e antiche problematiche, prima fra tutte quella dell'occupazione''

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