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    N.Oliverio: "Governo aiuti vitivinicoltura calabrese"

     

     

    N.Oliverio: "Governo aiuti vitivinicoltura calabrese"

    20 set 10 ''Prendere atto della grave situazione della vitivinicoltura calabrese, individuare strumenti per ristrutturare il comparto enologici, verificare la possibilita' di rimodulare le risorse alla luce di una ricognizione dell'impiego delle disponibilita' attraverso gli strumenti normativi ed aprire la distillazione di crisi per i vini doc calabresi, come richiesto da altre Regioni alla luce di un progetto di ristrutturazione del comparto regionale''. Sono le richieste del parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, contenute in un'interrogazione al ministro delle Politiche agricole e forestali, Giancarlo Galan. Oliverio sollecita inoltre il Governo ''ad un coinvolgimento del Ministero delle Attivita' produttive, congiuntamente al Ministero delle Politiche agricole, al fine di individuare un percorso di sostegno e di promozione adeguato ad un comparto regionale con potenzialita' in grado di mantenere e crescere sul versante occupazionale, ma che oggi necessita di interventi di ristrutturazione improrogabili''. Il deputato del Pd chiede, inoltre, un confronto ''al tavolo della Conferenza Stato-Regioni sulla questione vitivinicola nazionale alla luce dell'applicazione dell'Ocm vino, della distribuzione e dell'impiego delle risorse previste e della possibilita' di un'eventuale rimodulazione delle risorse disponibili'' e la promozione di ''un tavolo di concertazione permanente con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali e delle categorie dei diretti operatori del settore dai quali potra' venire un apporto indispensabile, frutto di competenze e sofferenze vissute sui campi e nelle cantine''. Secondo Oliverio, ''nonostante i buoni segnali da parte di alcuni mercati stranieri, il settore vitivinicolo italiano risente pesantemente degli effetti della difficile congiuntura economica, come testimonia il calo dei consumi, sempre piu' critico, nei mercati nazionale ed internazionale. La stagnazione del mercato nonche' la mancanza di un'adeguata remunerabilita' delle transizioni di vino inducono molti operatori del settore a ponderare seriamente l'adozione di drastiche decisioni circa il proprio avvenire produttivo. Gli effetti della crisi economica si stanno manifestando in tutto il territorio nazionale ed in maniera accentuata nel sistema vitivinicolo della Calabria e, in particolare, all'interno della filiera di qualita' Ciro' e Melissa, che, tra l'altro, sta scontando il peso di una forte crisi i cui effetti risalgono al 2005. Durante la vendemmia 2009, per mancanza di richiesta di acquisto sia da parte del micro-mercato locale che da parte delle cantine, le uve, anche se in quantita' non rilevanti (circa cinquemila quintali) sono rimaste abbandonate in vigneto, nel giugno successivo i dati ufficiali hanno riferito di una giacenza di oltre 50 mila ettolitri, per le Doc Ciro' e Melissa. I regolamenti comunitari prevedono la possibilita' dell'apertura della distillazione di crisi, una volta accertata l'esistenza di eccedenze di vino e l'esistenza della crisi del settore. Tale disciplina stabilisce le procedure e i passaggi per giungere alla distillazione di crisi che prevedono che le Regioni inoltrino formalmente al Ministero la richiesta specifica, relazionando con un'adeguata indagine di mercato; fino ad oggi, cosi' come disposto dalla normativa UE, lo strumento della distillazione di crisi al fine di ridurre l'eccedenza e nel contempo garantire la continuita' di rifornimento da un raccolto all'altro, era stato adottato esclusivamente per i vini da tavola''. ''Lunedi' 13 settembre, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - afferma ancora Oliverio - si e' riunito un tavolo tecnico sulla crisi del settore vitivinicolo piemontese per esaminare le problematiche del settore ed individuare strategie e iniziative di contrasto alla crisi di mercato che ha prodotto, come primo importante risultato, una disponibilita' da parte del dicastero ad attivarsi per valutare la possibilita' di aprire la distillazione di crisi straordinaria per i vini a denominazione di origine in difficolta', destinando a cio' fondi del Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo''. ''Al fine di evitare, al momento del raccolto, l'abbandono delle uve alla vite per mancanza di richiesta di acquisto - conclude Oliverio - e' urgente intervenire con adeguate misure per non danneggiare l'economia locale calabrese e produrre gravi danni all'importante immagine territoriale costruita nel corso degli anni intorno alle denominazioni di origine vitivinicole''.

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