Loiero replica a Scopelliti sulla Cittadella “Speculazione strumentale” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Loiero replica a Scopelliti sulla Cittadella “Speculazione strumentale”

17 set 10 “Se guai ci sono in questa storia della Cittadella essi si annidano in un solo interrogativo a cui il presidente della Regione dovrebbe rispondere: quali avanzamenti l’opera ha avuto da marzo in poi? Mi domando se chi mi è succeduto abbia vigilato. Il resto è tutto nelle carte, e sono più che chiare. Il danno erariale ci sarebbe stato e grave solo se l’opera fosse rimasta così come inizialmente progettata”. Non si è fatta attendere la replica di Agazio Loiero che, da presidente della Regione, la Cittadella l’ha voluta con caparbietà e ha dovuto superare mille ostacoli, alle accuse del presidente Giuseppe Scopelliti. “Non vorrei che nella denuncia di irregolarità inesistenti nella realizzazione di un’opera che resta comunque strategica, ci sia lo zampino della lobby degli affitti che mette in cassaforte altri due anni di canoni, qualcosa come 16 milioni di euro, 30 miliardi e più delle vecchie lire. Da Scopelliti ho visto poi evocare interventi extramministrativi. Voglio ricordare, almeno ai catanzaresi, che chi agisce così lo fa obiettivamente con l’intenzione di bloccare l’opera”. Secondo Loiero, “l’uscita del presidente Scopelliti sulle presunte irregolarità nell’iter per la realizzazione della Cittadella, è fuorviante. Quasi una difesa preventiva per giustificare ritardi ingiustificati in un cronoprogramma che, fino a quando ci sono stato io, è stato rispettato totalmente e i lavori potevano finire entro il 2011”. “Un maldestro tentativo di speculazione strumentale da parte del governo regionale abituato per altro ad appropriarsi dei meriti del centrosinistra (ricordo diversi bandi sui fondi europei e l’accordo con il governo del Sud Australia fatti da noi) – ha aggiunto Loiero – affiora quando si parla di progetto stravolto e conseguente aumento dei costi. In questo caso, come in tanti altri, si evidenzia una sostanziale ignoranza delle norme e delle vicende che hanno portato a tale situazione, ben conosciute invece ai ministeri interessati”. Loiero ha ricordato, infatti, che “dopo il terremoto dell’Abruzzo è entrato in vigore il nuovo decreto ministeriale che ha riscritto le norme antisismiche tenute nel cassetto da anni. Scopelliti e la sua giunta dovrebbero sapere che la Cittadella, in quanto infrastruttura regionale strategica, doveva rispondere alle più rigorose norme tecniche che non erano in vigore quando vennero fatte la gara d’appalto e il progetto definitivo”. “Circa due anni di fermo disposti dalla Sovrintendenza alle antichità per il ritrovamento di reperti archeologici, poi, avevano fatto sì che l’impresa chiedesse altre risorse per 60 milioni di euro. Pertanto, con atto aggiuntivo il Responsabile unico del procedimento dell’epoca, in continuità con il suo predecessore, dovette prendere atto della sopravvenienza delle nuove norme antisismiche e delle riserve scritte del General Contractor, commissionando una progettazione che, anche per recuperare il tempo perduto, prevedesse la realizzazione della Cittadella su pilastri d’acciaio come avviene per tutte le più recenti opere edili per grandi uffici e nuove sedi ministeriali”. “La variazione – ha ricordato Loiero – fu portata a conoscenza dei competenti ministeri che autorizzarono l’utilizzo delle economie dei fondi Fas come maggior finanziamento dell’iniziativa. Gli adeguamenti economici, inoltre, furono portati a conoscenza del governo nazionale”. “Voglio ricordare – ha concluso Loiero – che l’atto aggiuntivo con l’impresa, approvò anche un cronoprogramma che è stato rispettato fino all’ultimo giorno del mio mandato. Non sappiamo cosa sia successo dopo e perché ci vogliano due anni in più del previsto. Siamo tornati a quel garbuglio che ho denunciato per il passato”.