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    Talarico (Idv) “Duro colpo della Giunta Scopelliti agli istituti professionali”

     

     

    Talarico (Idv) “Duro colpo della Giunta Scopelliti agli istituti professionali”

    01 set 10 “Esprimo il mio più vivo disappunto per la scelta della Giunta regionale di sottrarre agli Istituti professionali calabresi la prerogativa del giudizio e del rilascio degli attestati ai propri studenti, affidando la stessa ad enti di formazione privata”. Lo dichiara il consigliere regionale di Italia dei Valori, Mimmo Talarico. “Con una delibera dello scorso mese di luglio-spiega Talarico- , la Giunta Scopelliti ha stabilito che in Calabria il giudizio finale, gli esami ed il rilascio delle qualifiche agli studenti degli Istituti professionali della nostra regione saranno interamente demandati ad agenzie formative private, che, notoriamente, drenano risorse ingentissime dalla Regione per lo svolgimento di corsi di formazione, la cui ricaduta economica ed occupazionale è del tutto irrilevante. In questo modo si determina un’evidente discriminazione ai danni dei ragazzi e delle ragazze calabresi che sceglieranno di fare il proprio percorso di studi nella scuola professionale, anziché nei licei o negli istituti tecnici. Si colpisce la dignità degli studi in detti istituti, il principio di parità nell’accesso agli studi universitari; si sminuisce il valore dei titoli conseguiti, declassando gli studi nelle scuole di che trattasi da istruzione superiore a mera formazione professionale. Con evidente pregiudizio per quegli studenti che, per provenienza sociale e familiare, sono nella maggior parte dei casi, meno protetti e garantiti dei loro colleghi di liceo. A ben vedere si tratta di un evidente passo indietro nel campo della politica scolastica, che reintroduce l’antica dicotomia tra avviamento professionale e scuola. Proprio quella dicotomia che storicamente ha negato le pari opportunità nella formazione delle classi dirigenti del nostro paese. Non capisco poi il modo in cui si è pervenuti a tale determinazione. Sarebbe stato necessario quantomeno un coinvolgimento preventivo degli operatori della scuola, dei sindacati, dello stesso Consiglio regionale, prima di assumere una decisione così devastante per il futuro di un pezzo non secondario della scuola pubblica calabrese. Non mi rassegno all’idea che la scuola, l’istruzione delle nuove generazioni, sia subordinata agli interessi del mercato della formazione: su questo versante la nuova giunta regionale sta assumendo decisioni molto gravi che pagheranno i giovani calabresi, le fasce più deboli della nostra società.

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