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    Salerno: "Regione vuole rilanciare il Parco delle Serre"

     

     

    Salerno: "Regione vuole rilanciare il Parco delle Serre"

    23 ott 10 ''Dopo anni di smarrimento, caratterizzati da un'attivita' condotta al rilento e senza una rotta precisa, finalmente il Parco delle Serre si accinge a vivere una stagione di discontinuita' rispetto al passato, di intenso e proficuo lavoro, di reale vicinanza alle popolazioni locali''. Lo afferma in una nota il presidente della Commissione Attivita' sociali, sanitarie, formative e culturali del consiglio regionale, Nazzareno Salerno. Salerno partecipera' domani a Nardodipace al convegno 'Parco naturale regionale delle Serre: natura, storia, cultura, sviluppo e occupazione'. All'iniziativa saranno presenti anche Romano Loielo (sindaco di Nardodipace), Salvatore Carchidi (commissario straordinario Parco delle Serre), Michele Lico (commissario Camera di Commercio di Vibo), Alfonsino Grillo (componente commissione ''Ambiente''), Vincenzo Caracciolo (comandante regionale Corpo forestale dello Stato), Bruno Calvetta (Dirigente generale dipartimento Lavoro, politiche della famiglia, formazione professionale, cooperazione volontariato), Valerio Grillo (commissario vicario Afor), Francescantonio Stillitani (assessore regionale al Lavoro, alla formazione professionale, alle famiglia e alle politiche sociali), Mario Caligiuri (assessore regionale alla Cultura), Francesco Pugliano (assessore regionale all'Ambiente), Francesco Bevilacqua (senatore della Repubblica) e Giuseppe Scopelliti (presidente della giunta regionale). ''Il nuovo governo regionale - aggiunge Salerno - ha intenzione di eliminare l'etichetta di 'scatola vuota' che ha accompagnato un ente che finora non ha trovato la sua ragione d'esistere perche' spesso colpito dal limbo giuridico determinato da particolari vicende e da ricorsi al Tar, che e' stato condizionato da intrighi, veleni e lotte intestine, braccato dalla snaturata esigenza di fagocitare della politica, bloccato da dotazioni finanziarie esigue e decrescenti e dall'impossibilita' di servirsi delle necessarie risorse umane. Oggi il Parco delle Serre e' nelle condizioni di voltare pagina, di lasciarsi alle spalle le polemiche e le delusioni, di dotarsi delle necessarie figure professionali per innescare un processo di sviluppo autopropulsivo, di far comprendere ai cittadini che esso costituisce non una fonte di vincoli, ma una straordinaria opportunita' di avviare uno sviluppo sostenibile. In questi anni, il Corpo forestale e' riuscito a supplire parzialmente al vuoto aperto dal Parco, ma ora e' giunto il momento di far svolgere all'ente di tutela ambientale le sue funzioni con responsabilita' e chiarezza. Non e' piu' possibile confrontarsi con i dubbi dei bilanci su cui si sono sfidati la Comunita' del Parco e parte del Consiglio direttivo, non si puo' accettare di rimanere inerti mentre il patrimonio naturale chiede di essere valorizzato e i cinghiali invadono le costruzioni rurali, non si puo' continuare sulla strada del marasma, dell'assenza di regole e della mancanza di un Piano del Parco regolarmente approvato dal consiglio regionale''. ''Noi vogliamo rilanciare il Parco - prosegue - partendo dai territori che si sono sentiti piu' abbandonati e, proprio per questo, abbiamo deciso di scegliere Nardodipace come sede della manifestazione. Noi abbiamo intenzione di dare la giusta attenzione a tutti, iniziando da chi e' identificato come ultimo. Il nostro impegno e' quello di riempire il Parco di contenuti, facendogli ottenere i fondi indispensabili per adempiere ai propri compiti e attingendo alle risorse regionali, nazionali e comunitarie. Abbiamo ben chiare le funzioni del Parco: non si faranno dunque attendere le risposte in tema di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, di miglioramento del patrimonio boschivo, di salvaguardia di biotopi, di associazioni di vegetali o forestali e di formazioni geologiche, geomorfologiche e paleontologiche di rilevante valore storico, scientifico e culturale, di difesa della flora e della fauna, di disciplina del corretto uso del territorio, di miglioramento delle condizioni di vita mediante la costruzione di infrastrutture atte a rendere maggiormente fruibili le aree protette, di incentivazione delle attivita' economiche ed imprenditoriali, di difesa degli equilibri idraulici e idrogeologici. Ed e' prioritario valorizzare i beni storici, architettonici, religiosi e culturali mostrando dedizione e sensibilita', ad esempio, verso la Certosa di Serra San Bruno, la fabbrica d'armi di Mongiana, la Cattolica di Stilo''. ''I Comuni, le Comunita' montane, le Province - conclude - che fanno parte del Parco devono sentirsi investiti dal compito di contribuire ad un processo di crescita economica e sociale. Con un Parco efficiente sara' piu' facile spezzare le catene dell'isolamento, della disoccupazione, dell'arretratezza e del disagio economico e sociale''

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