Pirillo (PD): "Giunta regionale riveda scelte su edilizia sociale" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pirillo (PD): "Giunta regionale riveda scelte su edilizia sociale"

20 ott 10 - “Bloccare l’iter di un procedimento già avviato e deciderne finanche l’annullamento comporterà un danno non indifferente ed immediato per il tessuto sociale, produttivo ed economico dell’intera Calabria”. Questa la posizione dell’europarlamentare del gruppo S&D – PD nonché membro delle commissioni Ambiente e Industria, Mario Pirillo, sulla vicenda dell’annullamento del bando per l’edilizia sociale di cui alla legge regionale 36 del 2008 disposto dall’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici. Un atto che secondo l’europarlamentare “colpirà direttamente le aziende edili, già duramente provate dalla crisi economica, e le aspettative dei cittadini particolarmente bisognosi di attenzione”. “Ritengo – afferma Pirillo – che questo provvedimento, disposto dall’esecutivo regionale, non permetterà di rispondere, accumulando così ulteriori ritardi, alle giuste rivendicazioni di quanti, soprattutto giovani coppie e famiglie in stato di difficoltà economica, aspettano da anni di avere un alloggio decoroso”. Ma non solo. Per l’esponente europeo del Partito Democratico “la decisione blocca, di fatto, interventi già attivati e necessari per fronteggiare una crisi economica che ha colpito duramente il comparto edile calabrese”. “A fronte di un crollo consistente dell’economia del settore – spiega Pirillo – non è possibile rispondere con un rinvio dello staziamento di risorse già distribuite sui territori che, senza dubbio, hanno un effetto diverso se utilizzate nell’immediato o differite nel tempo”. Per questo l’europarlamentare invita la giunta regionale “a rivedere la sua posizione”. “E’ necessario – conclude Pirillo – semmai incrementare le azioni di sostegno alle imprese che hanno già perso nel corso del 2009, come evidenziato anche dall’Ance Calabria, importanti fette di mercato con ricadute pesanti sui livelli occupazionali. Ma anche favorire politiche sociali che guardino con attenzione a quella parte di popolazione che versa in stato di effettivo bisogno. Su questi temi, sono convinto, che occorra fare squadra abbandonando sterili polemiche legate a divergenze politiche”.