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    I sindaci ex ASL 3 riuniti chiedono mantenimento ospedali Cariati e Trebisacce

     

     

    I sindaci ex ASL 3 riuniti chiedono incontro a Scopelliti e mantenimento ospedali Cariati e Trebisacce

    16 ott 10 Si è svolta, nella sala rossa di palazzo S. Bernardino una riunione fra i Sindaci della Ex ASL N. 3 che aveva all’ordine del giorno l’argomento della difesa e del potenziamento del sistema sanitario territoriale. All’incontro hanno partecipato quasi tutti i Sindaci del Basso e dell’Alto Jonio. I pochi assenti erano giustificati o rappresentati da un collaboratore delegato. Ai lavori hanno preso parte anche l’Onorevole Cesare Marini, il Consigliere Regionale Mario Franchino, l’On. Franco Pacenza delegato alla Sanità del PD, il Presidente della Provincia Mario Oliverio, l’Assessore Provinciale all’Urbanistica Leonardo Trento. Il Presidente della Regione On. Giuseppe Scopelliti, ha inviato un telegramma con il quale, dopo aver ringraziato per l’invito ha affermato che “concomitanti ed improrogabili impegni istituzionali gli impedivano di partecipare all’incontro”. I sindaci hanno ribadito la volontà di camminare insieme, in un rapporto di leale collaborazione e coesione per affrontare i problemi del territorio. Inoltre i primi cittadini hanno manifestato la loro volontà di essere sostenuti e guidati anche dal Sindaco di Rossano che già in passato, quando fu deliberata la costruzione dell’ospedale nuovo della Sibaritide aveva messo in pratica l’idea di ragionare e lavorare in termini di area vasta perché “uniti si vince”. Dopo un’ampia, articolata e qualificata discussione i Sindaci hanno approvato, all’unanimità dei presenti, un documento finale che stamani è stato inviato al Presidente della Regione On. Giuseppe Scopelliti, che si conclude con una richiesta di incontro prima del 20 ottobre, giorno in cui dovrebbe essere varato dalla Giunta regionale il Piano di rientro del debito sanitario.

    il documento approvato dai Sindaci in versione integrale.

    Premesso
    che in data 15.10.2010, presso Palazzo S.Bernardino di Rossano, si è riunita l’Assemblea dei Sindaci della ex Asl n.3 per discutere della difesa e del potenziamento del sistema sanitario territoriale;

    Che la situazione di stallo che connota l’attuale momento necessita di una ripresa della concertazione istituzionale fra Enti Locali e Regione per evitare disegni di destrutturazione;

    Che i Sindaci di quest’area hanno fra loro un rapporto leale di coesione sulle problematiche e ragionano in termini di area vasta;

    Che l’offerta sanitaria in questa area deve essere riqualificata, ma non può passare un disegno di smobilitazione come primo atto di un più ampio disegno che diversifichi e che metta il paziente al centro della struttura, organizzando l’assistenza con l’indirizzo dell’utente verso un percorso unico con riferimenti sanitari certi in grado di fornire un’assistenza continua personalizzata;

    Che dobbiamo ragionare in un’ottica di rete-ospedale-territorio attraverso un percorso che può trovare completamento se si trasferiscono nel territorio quelle quote di risposta svolte per anni dall’Ospedale, con la stessa affidabilità in termini di protezione, tempestività, livello elevato di specializzazione;

    Che il numero dei posti – letto dell’area vasta non può subire penalizzazioni di segno negativo, rappresentando l’urgenza di contestualizzare i processi di riqualificazione con quelli da attivare nelle more di realizzare l’Ospedale nuovo della Sibaritide, il cui iter per la gara d’appalto sta registrando inaccettabili ritardi.

    Che l’assemblea-conferenza dei Sindaci dell’ex Asl N. 3 ha deliberato all’unanimità, favorevolmente, per la costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide per il mantenimento degli ospedali di Cariati e Trebisacce;

    Che dai dati presentati ufficialmente dal Commissario ad Acta per la Sanità della regione Calabria On. Giuseppe Scopelliti, la Sibaritide e il territorio della Ex Asl N. 3 subiscono un evidente scompenso dell’offerta sanitaria per gli acuti, rispetto ad altri territorio calabresi, atteso che i posti letto previsti sarebbero poco più di duecento a fronte di una previsione legislativa di circa ottocento;

    Che la proposta di Piano Sanitario regionale di rientro non tiene conto delle riconosciute difficoltà in cui versano le aree disagiate dei territori di riferimento degli ospedali di cariati e di Trebisacce, per lo più montani, e con note carenze infrastrutturali, i cui cittadini, in ipotesi di approvazione del piano di rientro, difficilmente riuscirebbero a trovare adeguata assistenza sanitaria e garanzia per il loro diritto alla vita;

    Che strutturalmente i previsti Ospedali Riuniti di Rossano-Corigliano non possono contenere i posti letto per acuti necessari a soddisfare l’esigenza del vasto territorio della Sibaritide;

    TANTO PREMESSO L’ASSEMBLEA DEI SINDACI DELLA EX ASL N.3

    Auspica la immediata attivazione di un tavolo di confronto; 

    CHIEDE

    All’unanimità

    • Il mantenimento del deliberato di cui in premessa, con il quale la Sibaritide manteneva un sistema di offerta sanitaria per acuti nel nuovo ospedale della Sibaritide e negli ospedali di Cariati e Trebisacce.
    • In attesa della realizzazione e messa a regime del nuovo ospedale della Sibaritide e, con la previsione di uno spoke riunito fra gli ospedali di Rossano e Corigliano, attesa la carenza di posti letto e quindi il mancato rispetto dei LEA nonché le carenze infrastrutturali e la conformazione dei territori, il mantenimento nella rete ospedaliera per acuti degli ospedali di Cariati e Trebisacce con funzioni di ospedali di aree svantaggiate, al pari di quelli con le stesse funzioni di quelli di montagna (Acri, S. Giovanni in Fiore, Soveria Mannelli e Serra S. Bruno).
    • Chiede al Presidente della Giunta Regionale on. Giuseppe Scopelliti, oggi assente per coincidenti impegni istituzionali, un incontro urgente prima del 20 c.m.

    I Sindaci di Longobucco, Caloveto, Cropalati, Crosia, Paludi, Calopezzati, Rossano, Cariati, Campana, Terravecchia, Scala Coeli, Mandatoriccio, Trebisacce, Cassano allo Jonio, Villapiana, Castroregio, Oriolo, Francavilla, Unione dei Comuni dell’Alto Jonio.

     

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