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    Audizioni della Commissione regionale antimafia

     

     

    Audizioni della Commissione regionale antimafia

    11 ott 10 Con l’audizione di Antonio Napoli, della cooperativa “Valle Del Marro -Libera Terra” della Piana di Goia Tauro, hanno preso il via i lavori della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria. Ad inizio di seduta, il presidente Salvatore Magarò ha illustrato e sottoposto ai rappresentanti delle cooperative che lavorano sui beni sequestrati alla mafia la proposta della costituzione della Bottega della legalità. “Ne ho parlato con il Presidente Talarico e siamo d’accordo su questo percorso, che è stato già sperimentato con successo dalla Regione Lazio - ha detto Magarò -. Si realizzerebbero due obiettivi: da una parte l’opportunità, per voi, di disporre di un punto di riferimento per la commercializzazione dei vostri prodotti di qualità; dall’altra, nel caso in cui la ‘Bottega della legalità’ trovasse spazio all’interno del Consiglio regionale, come ci auguriamo, sarebbe un modo, ancora più significativo e diretto, di aprire il Palazzo alla città e alla comunità”. La Commissione ha concluso, nella tarda mattinata, i propri lavori, audendo il presidente del gruppo cooperativo “Goel” della Locride- Piana di Gioia Tauro, Vincenzo Linarello e decidendo di invitare gli assessori Mancini, Stillitani e Caligiuri per avere contezza sulle linee di intervento dei fondi europei e sociali di contrasto alla criminalità organizzata e sul progetto legalità nelle scuole. Piena condivisione dai commissari e dai rappresentanti delle cooperative ha avuto la proposta della Bottega della Legalità, lanciata in avvio di seduta dal presidente Magarò. Ancora, è stata valutata positivamente l’abolizione della Consulta Antimafia della Giunta regionale, facendo così rientrare tutta la materia nella competenza esclusiva della Commissione consiliare. Infine, i lavori della Commissione sono stati aggiornati al 28 ottobre prossimo, alla presenza del prefetto Mario Morcone, direttore dell’Agenzia nazionale dei Beni confiscati, occasione in cui verrà illustrata anche la proposta di legge “Istituzione dell’Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali in Calabria”.

    “La cultura solidale e operosa emersa dagli interventi dei rappresentanti delle cooperative “Valle del Marro-Libera Terra” e “Goel” e la tutela del bene comune sono le modalità più adeguate per respingere le infiltrazioni di stampa malavitoso”. E’ il commento del presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria, Salvatore Magarò, a conclusione dei lavori. “E’ stata una seduta proficua, che è servita a pianificare l’attività prossima dell’organismo consiliare- conclude Magarò- individuando, in un clima sinergico, le priorità da porre sul tavolo dei lavori”.

    Al termine della seduta della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria, il consigliere regionale del Pdl, nonché segretario-questore dell’Ufficio di Presidenza, Giovanni Nucera ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Una seduta proficua ed interessante che ha acceso i riflettori sull’impegno e sul sacrificio delle cooperative che svolgono un’attività preziosa sui beni sequestrati alla mafia. Anzi, credo da oggi, ancor di più, nasca da parte nostra il dovere di dare ascolto a queste realtà associative, individuando una linea programmatica di intervento per il migliore utilizzo beni sequestrati alla mafia. Affinché, sempre più, si realizzi un percorso che sia al tempo stesso di promozione solidale e di valorizzazione dei tanti prodotti di qualità che ci offre la nostra terra”.

    “La seduta odierna ha segnato un momento qualificante, in quanto le audizioni hanno fornito una fotografia ancora più attuale di realtà virtuose che, sul versante del contrasto alla criminalità organizzata, sono un autentico baluardo, costituendo, in zone decisamente emblematiche, quali la Locride e la Piana di Gioia Tauro, un punto di riferimento sicuro e affidabile”. E’ quanto afferma il capogruppo di Italia Valori alla Regione, Giuseppe Giordano, per il quale “al tempo stesso, è fondamentale proseguire su questo percorso di ascolto per dare voce a tutte quelle realtà impegnate in questo settore per avere un quadro d’insieme che diventi proposta operativa. Quanto alla legge di istituzione dell’Agenzia regionale per i beni confiscati- aggiunge Giordano- è opportuno, anche in questo caso, ricevere i contributi dell’associazionismo e degli attori sociali che costituiscono il fronte antimafia. Nel merito, ci sembra opportuno prevedere la stesura di un regolamento di dettaglio che stabilisca procedure omogenee per tutti gli Enti locali da seguire nell’assegnazione dei beni. Infine, va previsto un sistema informativo tra la Regione e l’Agenzia nazionale in modo da consentire, interattivamente, la valutazione e la verifica costante sull’utilizzo dei beni sottoposti a confisca”.

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