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    Pirillo (PD): "Villella non rappresenta il territorio"

     

     

    Pirillo (PD): "Villella non rappresenta il territorio"

    08 ott 10 “La scelta adottata dal commissario del Partito Democratico Musi rappresenta senza alcun dubbio un arretramento delle politiche di allargamento del PD all’area moderata e cattolica in provincia di Cosenza e indica in maniera chiara una scelta di continuità politica con quella parte per la quale la Calabria è stata commissariata e di cui il commissario stesso è garante". Così Mario Pirillo, europarlamentare del gruppo S&D-PD nonché membro delle Commissione per l’Industria e l’Ambiente, commenta la nomina dell’ingegner Bruno Villella quale coordinatore della provincia di Cosenza del Partito Democratico. “Questa nomina calata dall’alto – afferma Pirillo – segna una frattura insanabile tra quanti realmente si impegnano a difendere i bisogni delle popolazioni locali e chi, viceversa, è interessato solo ad assicurarsi altri posti di potere. Non può essere letta in maniera diversa, infatti, questa scelta che non ha tenuto in nessun conto della sensibilità delle varie anime che compongono il nostro partito e non segue il nuovo corso adottato dallo stesso segretario nazionale Bersani che ha aperto all’area Fioroni-Veltroni-Gentiloni”. Per l’europarlamentare “il neocoordinatore, essendo solo espressione di una parte, non garantirà quanti lavorano alacremente per allargare la base del consenso attorno al progetto del Partito Democratico”. “Queste riflessioni, importanti per il futuro stesso del nostro partito, - sottolinea Pirillo – nonostante le avessi esplicitate direttamente al commissario Musi, nel corso di un recente incontro romano da me stesso più volte sollecitato, non sono state tenute nella debita considerazione provocando, così, un grave disaggio tra chi crede nella vocazione democratica del PD”. “Già nelle scorse ore – sostiene ancora l’europarlamentare – ho avuto modo di confrontarmi con alcuni miei stretti collaboratori per determinare le prossime azioni da intraprendere contro una decisione che, senza alcun dubbio, non può essere subita passivamente da quanti hanno a cuore le sorti dei nostri territori. Ritengo, infatti, che questo “modus operandi” adottato dal commissario gli abbia fatto perdere il suo ruolo “super partes” che avrebbe dovuto mantenere. Invito per questo il commissario Musi a rivedere immediatamente questa scelta diversamente non dovrebbe far altro che rassegnare le dimissioni”. “Qualcuno – conclude Pirillo – non pensi che con scelte come queste si possa determinare la fuoriuscita mia e di quanti come me stanno lavorando per allargare gli spazi di democrazia reale all’interno del partito democratico. Proprio a questo proposito annuncio fin da ora che organizzerò, già nei prossimi giorni, un evento aperto a tutti i moderati, giovani e donne, che si considerano uomini liberi e per questo non condividono decisioni calate dall’alto e, dunque, non rappresentative delle varie anime del partito”.

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