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    Talarico (Idv): "Attuare la bonifica dell'area ex Legnochimica"

     

     

    Talarico (Idv): "Attuare la bonifica dell'area ex Legnochimica"

    08 ott 10 ''La vicenda della Legnochimica sta assumendo contorni sempre piu' inquietanti. Proprio le motivazioni alla base del decreto di sequestro del sito da parte della Procura della repubblica di Cosenza, squarciano il velo su un caso di irresponsabile gestione di pericolosi residui industriali che, ad ogni buon conto, potrebbe avere ricadute devastanti sulla salute dei cittadini che in quell'area risiedono''. E' quanto sostiene, in una nota, il consigliere regionale di Idv, Domenico Talarico. ''Il possibile inquinamento delle falde acquifere - afferma Talarico - come gia' risulterebbe dalla perizia effettuata dall'Arpacal su campioni d'acqua prelevati nel sottosuolo dell'area in cui aveva sede l'attivita' della Legnochimica, costituirebbe un epilogo doloroso, inaccettabile, di una vicenda che dovrebbe far riflettere in tanti, tra imprese ed istituzioni. Viene da chiedersi se le risultanze dello stesso abbiano, nei tempi dovuti, attivato le istituzioni preposte ad affrontare il problema della bonifica dei luoghi ovvero se l'attenzione delle stesse sia stata sollecitata soltanto dalle recenti iniziative della magistratura''. ''E' noto, infatti - sostiene ancora il consigliere regionale di Idv - che sono trascorsi gia' due anni dall'incendio sviluppatosi in uno dei laghetti, dalle conseguenti proteste dei cittadini, del comitato Romore, dei consiglieri comunali, me compreso. Non si e' atteso troppo, ad esempio, che la Legnochimica spa elaborasse un piano di caratterizzazione, facendosi carico degli oneri di bonifica? La questione e' seria e non sono ammessi ulteriori atteggiamenti dilatori, giochi al rimpiattino. Le istituzioni direttamente coinvolte, a prescindere dagli esiti dell'inchiesta della magistratura, facciano fino in fondo la loro parte per risolvere la questione nell'interesse dei cittadini''. ''Apprendiamo che il Prefetto di Cosenza - sottolinea ancora Talarico - ha convocato per l'8 novembre una conferenza dei servizi. Auspichiamo che a breve si proceda alla bonifica del sito ad opera della Legnochimica. Se cio' non dovesse avvenire ci troveremmo di fronte all'ennesima e tragica beffa della Legnochimica e delle societa' derivate a danno della comunita' calabrese. L'azienda in questione nel corso degli anni ha ricevuto finanziamenti per centinaia di milioni di vecchie lire, per poi trasferire le proprie attivita' in altre localita', in Italia e all'estero, lasciando sul lastrico centinaia di famiglie. Dopo tutto cio', l'ultimo regalo: un sito inquinato e inquinante, i cui costi di bonifica potrebbero ricadere sui cittadini calabresi''. ''Le istituzioni calabresi, che molto hanno gia' dato alla Legnochimica - conclude Talarico - devono essere rigorose e intransigenti. La magistratura che bene ha fatto nel sequestrare il sito, farebbe ancora meglio se facesse piena luce su tutte le responsabilita' a capo dell'azienda nel corso degli anni in cui e' stata presente sul territorio rendese''.

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