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    Anci Calabria: "Revocare decreto su edilizia abitativa"

     

     

    Anci Calabria: "Revocare decreto su edilizia abitativa"

    06 ott 10 Il Presidente di Anci Calabria e sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, ha inviato al Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Giuseppe Scopelliti, una lettera nella quale formula alcune osservazioni circa l’avviso pubblico della Regione riguardante l’attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa, chiedendo la revoca del relativo decreto e la riproposizione di un nuovo avviso pubblico. “L’articolo 11 - scrive Perugini - del decreto-legge 25 giugno 2008, numero 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dispone che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa delibera del Cipe e d’intesa con la conferenza unificata Stato-Regioni, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia approvato un Piano nazionale di edilizia abitativa al fine di garantire su tutto il territorio nazionale i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo per il pieno sviluppo della persona umana. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 luglio 2009, registrato dalla Corte dei conti il 3 agosto 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 agosto 2009, numero 191, è stato approvato il “Piano nazionale di edilizia abitativa”. L’art. 4 del citato Piano nazionale dispone, tra l’altro, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti promuova con le Regioni ed i Comuni “la sottoscrizione di appositi accordi di programma al fine di concentrare gli interventi sull’effettiva richiesta abitativa nei singoli contesti, rapportati alla dimensione fisica e demografica del territorio di riferimento attraverso la realizzazione di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale e di riqualificazione urbana, caratterizzati da elevati livelli di vivibilità, salubrità, sicurezza e sostenibilità ambientale ed energetica, anche attraverso la risoluzione di problemi di mobilità, promuovendo e valorizzando la partecipazione di soggetti pubblici e privati”. Gli articoli 8 e 9 del Piano nazionale di edilizia abitativa medesimo individuano rispettivamente le procedure attuative per la sottoscrizione degli accordi di programma di cui al richiamato art. 4 nonché i criteri per la selezione degli interventi. “Per partecipare al piano - si legge all’art. 8 comma 1 -, le Regioni d’intesa con gli enti locali interessati propongono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un programma coordinato con riferimento alle linee di intervento di cui all’art. 1, lettere da b) ad e), volti a incrementare, in risposta alle diverse tipologie di fabbisogno abitativo, il patrimonio di edilizia residenziale, anche sociale, per le categorie sociali di cui all’art. 11, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”. Con Decreto Ministeriale 8 marzo 2010 pubblicato sulla G.U. 104 del 6 maggio 2010 è stata effettuata la ripartizione delle risorse finanziarie. Alla Calabria è stata assegnata la somma di euro 16.674.943,31”. “La Regione Calabria - prosegue - con decreto del Dg dipartimento Lavori Pubblici, in data 22 settembre 2010 ha approvato l’avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse da parte dei soggetti pubblici e privati previsti dal Piano nazionale. L’avviso pubblico prevede però procedure e criteri in contrasto con il Piano, in quanto, pur affermando che il programma deve essere coordinato d’intesa con gli Enti Locali, nelle procedure di selezione delle manifestazione di interesse non prevede come si realizza la suddetta intesa (tutte le altre Regioni che da tempo hanno già avviato le procedure, hanno infatti previsto che siano i Comuni ad esprimere il proprio assenso sul contenuto delle proposte facendo pervenire alla Regione il relativo provvedimento amministrativo pena l’irricevibilità delle stesse). Inoltre, nella selezione delle manifestazioni di interesse l’avviso pubblico regionale inserisce un nuovo criterio non previsto dall’art. 9 del Piano, la qualità morfologica: criterio molto labile e di forte discrezionalità politica. Pertanto, l’ANCI regionale invita la Regione Calabria a revocare il suddetto Decreto con annesso Avviso pubblico, pena la sua illegittimità; concordare le procedure ed i criteri di selezione delle manifestazioni di interesse secondo quanto previsto dalla Legge; procedere successivamente con la massima sollecitudine a riproporre un nuovo Decreto, al fine di trasmettere i programmi di intervento al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro il termine previsto del 2 novembre 2010”.

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