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    Un DDL per la sostenibilita’ urbana da Mirabelli

     

     

    Un DDL per la sostenibilita’ urbana da Mirabelli

    05 ott 10 “Il tema della compatibilità ambientale e della salubrità e qualità degli ambienti nell’edilizia residenziale è oggetto di grande attenzione da parte dei soggetti pubblici e privati operanti nel settore. Per questo motivo, la Regione dovrà avere la sensibilità politica, attraverso la proposizione di iniziative progettuali territoriali, di dare risposta oltre che alla diffusa aspirazione alla ‘prima casa’ anche ai nuovi bisogni abitativi alla luce dei moderni principi della compatibilità ecologica”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Rosario Francesco Antonio Mirabelli (gruppo Misto), illustrando i contenuti di un sua proposta di legge per lo sviluppo della sostenibilità urbana. “L’obiettivo - spiega Mirabelli - è proporre una modalità dell’abitare che utilizzi materiali durevoli, a basso costo e, a basso consumo energetico, con buone condizioni di microclima interno. Le costruzioni devono essere realizzate nella piena compatibilità ambientale per conseguire uno ‘sviluppo urbano sostenibile’ ed in particolare ‘ecocompatibile’. Con il termine ecocompatibile, intendiamo tutte quelle attenzioni che debbono essere riservate agli aspetti energetici, all’utilizzo dell’acqua, alla qualità dell’aria, alla progettazione del verde, all’isolamento acustico, in altre parole, alla salubrità ed al comfort abitativo”. “Proprio allo scopo di concretizzare l’applicazione negli interventi residenziali, degli specifici elementi di qualità progettuale e costruttiva della bioedilizia e bioarchitettura, ho deciso di proporre al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, un testo di legge per la promozione e lo sviluppo della sostenibilità urbana nell’edilizia residenziale pubblica e privata”. “Con tale documento di programmazione - prosegue - si propone l’adozione di linee guida da applicare ai nuovi interventi ed al recupero urbano di edilizia agevolata e sovvenzionata che abbiano caratteristiche tipologiche progettuali e costruttive legate alla bioedilizia e bioarchitettura. I requisiti volontari di qualificazione dell’edilizia residenziale potrebbero, inoltre, essere accompagnati (in una logica di diffusione) dall’adozione anche da parte dei Comuni, dei riferimenti per l’incentivazione dell’edilizia bioclimatica ed ecologica attraverso sconti sugli oneri di urbanizzazione per l’eliminazione, ad esempio, di coperture di cemento — amianto; per la costruzione di edifici con raccolta differenziata o con reti di acqua per usi differenziati; per la realizzazione di tetti fotovoltaici e pennellature solari, ecc.”. “Sarebbero interessati dalla normativa - evidenzia Mirabelli - non solo i singoli interventi di nuova edilizia e di recupero urbano, ma anche quelli inseriti in programmi integrati di riqualificazione sul territorio, con un valore aggiunto che si tradurrebbe in una nuova vera e propria qualità nell’abitare”. “Il provvedimento prevede anche la possibilità di promuovere concorsi di idee o di progettazione collaborando con gli Enti locali e con il sistema universitario regionale, per la realizzazione di interventi residenziali di bioedilizia, pubblica e privata, come progetti di qualità innovativi e produttivi di modelli per un uso ecosostenibile del territorio. Ed ancora, punta ad incentivare le iniziative culturali, gli studi, la formazione e la ricerca di tecniche, criteri costruttivi di bioarchitettura e biodelizia; favorire gli interventi di edilizia ecologica mediante l’adozione di programmi che puntano a sostenere con incentivi ed agevolazioni regionali, le cooperative di abitazione, le imprese di costruzione ed altri soggetti pubblici e privati che intendono edificare con criteri costruttivi di bioarchitettura e bioedilizia e che si propongono di elevare il grado di salubrità e sicurezza degli ambienti domestici”. “Tra gli altri obiettivi della legge - sottolinea - l’istituzione di un Osservatorio regionale per lo sviluppo della sostenibilità urbana che provveda all’acquisizione, elaborazione, diffusione e valutazione di dati raccolti in ambito comunale, provinciale e regionale rispetto agli interventi di edilizia residenziale pubblica e privati che hanno applicato i criteri costruttivi di bioarchitettura e bioedilizia. L’Osservatorio – conclude Mirabelli - avrà altresì il compito di monitorare e verificare l’attuazione dei programmi di edilizia ecologica incentivata o agevolata dalla Regione ed, infine, istituire l’Anagrafe dell’intervento pubblico per lo sviluppo sostenibile del sistema abitativo, al fine di disporre di dati riguardanti l’intervento pubblico nel settore dell’edilizia residenziale”.

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