Scopelliti in videochat: "Non chiuderemo Ospedali, saranno riconvertiti" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Scopelliti in videochat: "Non chiuderemo Ospedali, saranno riconvertiti"

04 ott 10 ''La rete ospedaliera che c'e' oggi in Calabria non e' in grado di andare incontro ai bisogni dei cittadini. La ristrutturazione dara' risposte chiare su dove trovare assistenza adeguata''. Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione e commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal deficit, non si tira indietro nella videochat del Tg1 sui temi della sanita' e soprattutto della 'malasanita'' in Calabria. E davanti ai tanti quesiti che arrivano all'attenzione del moderatore Mario Prignano, non manca di indicare anche alcuni quesiti tra quelli che scorrono sul video e nelle mail arrivate in redazione. Ospedali da riconvertire (''e non da chiudere'' come ribadisce), alte specialita', dimezzamento delle liste di attesa attraverso un utilizzo piu' razionale delle professionalita', blocco del turn over del personale, risparmi sulla farmaceutica, ristrutturazione della rete emergenza-urgenza, privato accreditato e altri argomenti: sono stati alcuni dei temi di un'ora circa di chiacchierata, dopo qualche difficolta' iniziale, all'interno della redazione internet del primo telegiornale della Rai. Su tutto, per Scopelliti, la consapevolezza di saper rispondere alle sfide del federalismo fiscale. ''Il presidente che mi ha preceduto - dice Scopelliti quasi in una sorta di premessa - ha detto che 'la sanita' in Calabria e' la nostra Fiat', quasi a significare che il settore funge da ammortizzatore sociale. In questa visione c'e' la distanza tra la vecchia classe dirigente di prima e quella che c'e' oggi. Stiamo lavorando e su 36 ospedali in Calabria 18 saranno riconvertiti per offrire servizi utili in sicurezza. C'e' la necessita' di ridisegnare il settore in Calabria. Per questo sorgeranno tre ospedali hub, a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria; otto spoke, tra cui Lamezia Terme che per la sua baricentricita' assumera' un ruolo di rilievo, 14 ospedali distrettuali e 4 di montagna''. Nella videochat, attraverso un post, giungono gli echi del fermento che c'e' nella fascia jonica a Cariati e Trebisacce soprattutto, dove la gente per il timore della chiusura degli ospedali e' scesa in piazza e ha occupato la statale 106. ''Non ci sara' alcuna chiusura - afferma Scopelliti - ma una riconversione''. Le preoccupazioni di chi scrive al Tg1 riguarda anche il futuro occupazionale degli addetti. ''Nessuna riduzione di personale - assicura Scopelliti - verranno mantenuti gli attuali livelli. Anzi, la razionalizzazione del personale cosentira' di fornire servizi in tempi piu' ravvicinati''. C'e' poi chi solleva il problema del blocco del turn over imposto dal Piano di rientro. Alle preoccupazioni di due neo laureati in scienze infermieristiche, che temono di vedersi sbarrato il futuro lavorativo nella loro regione, Scopelliti risponde dicendo che ''e' un problema che speriamo di risolvere a breve soprattutto se daremo risposte valide. Abbiamo pur sempre 28 mila dipendenti nel settore, tremila in piu' rispetto al fabbisogno''. Da Reggio chiedono lumi su una presunta promessa di eliminazione del ticket.''Non ho mai promesso di togliere il ticket - dice Scopelliti - ma certo andremo a valutare le condizioni di applicazione. Il Piano di rientro e il commissariamento comunque non consentono di eliminarlo''. Le segnalazioni? Sono bene accette soprattutto quelle che riguardano i casi di malasanita'. ''Noi abbiamo gia' detto - sottolinea - che in casi acclarati di responsabilita' ci attiveremo per prendere le decisioni del caso''. Per qualsiasi segnalazione, si potra' anche scrivere direttamente al presidente. Ed a tale proposito Scopelliti ha riferito da' il suo indirizzo mail: presidentescopelliti@regcal.it.