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    WWF aderisce a manifestazione "No Ponte" di domani a Messina

     

     

    WWF aderisce a manifestazione "No Ponte" di domani a Messina

    01 ott 10 ''Il ponte sullo Stretto e' una scelta scellerata che ipoteca il futuro del Paese''. E' quanto si afferma in una nota del Wwf che annuncia la propria adesione alla manifestazione di domani a Messina, indetta dalla Rete No Ponte, ad un anno dall'alluvione in cui morirono 37 persone. ''L'insostenibilita' economica e sociale, le ipoteche sulla fattibilita' tecnica, le devastazioni che comporterebbe a livello ambientale - prosegue la nota - portano il Wwf a chiedere che le risorse per il Ponte sullo Stretto siano invece destinate alle vere priorita' di questa parte del paese, ovvero il trasporto pubblico, l'ammodernamento della rete stradale e la messa in sicurezza del territorio''. Per il Wwf ''piu' passa il tempo dalla scelta effettuata nel 2001 che ha visto il terzo Governo Berlusconi inserire il ponte sullo Stretto di Messina nel Programma delle infrastrutture strategiche per il Paese e piu' e' evidente che questa e' una decisione scellerata dal punto di vista economico, sociale ed ambientale, inserita in una situazione in cui non si stanno solo uccidendo le speranze per un Italia migliore, ma si sta emblematicamente sgretolando il territorio dalle zone sud di Messina (un anno fa la tragedia di Giampilieri, Scaletta Zanclea, Altolia, Molino, S.Stefano Briga) a Ischia, da Portovenere alla costiera Amalfitana''. ''Il Wwf Italia - prosegue la nota - chiede di abbandonare il progetto del ponte per investire sulle vere priorita' per quest'area del Paese: la linea ferroviaria ionica in Calabria, ma soprattutto potenziare le linee ferroviarie siciliane che collegano Catania, Messina e Palermo; intervenire per chiudere finalmente i cantieri della A3 Salerno-Reggio Calabria, ammodernare e rendere sicura la statale 106 Ionica; garantire un servizio efficiente di metropolitana del mare per i pendolari dell'area dello Stretto e rafforzare gli attuali servizi di traghettamento;destinare ingenti risorse alla rinaturalizzazione dei versanti e al consolidamento del suolo e al riassetto del territorio (solo in Calabria la Regione aveva calcolato, a suo tempo, che sarebbero necessari 1,4 miliardi di euro)''.

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