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    UGL: "Piano rientro sanita' e' svolta culturale"

     

     

    UGL: "Piano rientro sanita' e' svolta culturale"

    01 ott 10 ''Siamo in presenza di una effettiva svolta culturale che non manchera' di suscitare qualche polemica, ma che in definitiva dara' un nuovo volto alla sanita' calabrese''. Lo afferma, in una nota, Vincenzo Ursini, segretario provinciale di Catanzaro e portavoce regionale del Comparto sanita' dell'Ugl, in relazione al Piano di rientro illustrato mercoledi' dal presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti. ''La nostra regione - aggiunge - non puo' continuare ad essere un porto di mare, dove tutti attraccano senza pagare ormeggi o rispettare regole. E dove chiunque si e' sentito autorizzato ad approvare idee progettuali assurde pur di assicurare una nuova Unita' operativa od un Servizio all'amico di turno''. ''E' giusto, quindi - dice ancora Ursini - condividere la determinazione del Governatore anche se alcuni atti che necessariamente dovra' adottare potrebbero portare a sostanziali cambiamenti nell'ambito delle piccole realta' locali, abituate da decenni a coltivare i propri orticelli. La sanita' ha bisogno di regole, di programmazione oculata, di servizi efficienti. Solo cosi' si potranno evitare i decessi di questi anni. Sul debito, come Ugl-sanita', sentiamo l'obbligo di contribuire a chiudere 'una partita vergognosa', come l'ha definita il presidente Scopelliti, attraverso la quale 'molti soggetti hanno giocato sulla pelle dei calabresi'. Gia' nel 2008, l'Ugl-sanita', attraverso la sua segreteria regionale, aveva presentato all'assessorato alla Tutela della salute una dettagliata ipotesi sui disservizi e sulle sacche di inefficienza, senza ottenere alcuna risposta in merito. Ricordiamo a tutti che tra pubblico e privato, come ha sottolineato lo stesso governatore, ci sono piu' di 60 ospedali, un numero che pone la nostra regione al di fuori di ogni standard nazionale. Certo, la fase di rimodulazione non puo' prescindere da una concertazione di carattere generale con i soggetti coinvolti, organizzazioni sindacali e amministratori in primis, ma nessuno ha piu' il diritto di imporre soluzioni che non abbiano come fine la qualita' dei servizi offerti ai cittadini''. ''Al presidente Scopelliti - conclude Ursini - chiediamo di andare avanti sulla strada intrapresa, porgendo comunque ascolto a tutte le organizzazioni sindacali di categoria e alla voce di quei cittadini che, al di la' delle appartenente, rivendicano, giustamente, qualificati servizi sanitari territoriali da attivare contestualmente alla chiusura o riconversione dei nosocomi. Il confronto con le organizzazioni sindacali, anche non firmatarie di contratto, non solo e' necessario, ma potrebbe favorire e stimolare quella fase di rinnovamento, assolutamente necessaria, che dovrebbe fare uscire la Calabria dal tunnel di questi ultimi anni''.

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