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    Il Comune di Rossano replica alla Uil/Cpo sulla stabilizzazione Lsu/LPU

     

     

    Il Comune di Rossano replica alla Uil/Cpo sulla stabilizzazione Lsu/LPU

    19 nov 10 L’Amministrazione Comunale di Rossano –e’ scritto in una nota- non ha disatteso le aspettative dei lavoratori Lsu/Lpu verso i quali nutre rispetto e considerazione per il prezioso e qualificato lavoro che svolgono quotidianamente. Il Sindacato fa bene a sostenere una vertenza che dovrebbe essere indirizzata, però, verso la Regione Calabria, che ieri come oggi intende scaricare sui Comuni un peso economico che questi non possono sopportare. La previsione di stabilizzare alcune unità, ancorché concordata con i sindacati, era subordinata alla verifica della copertura finanziaria che, per come è noto, non deve apportare elementi patologici al bilancio, cioè non si può rischiare di sforare i parametri di spesa, di mettere in discussione il rispetto del Patto di Stabilità, compromettendo così le economie dell’Ente Locale. Lo stesso sindacato ricorderà l’alto senso di responsabilità del Comune di Rossano che con la precedente stabilizzazione pose rimedio ad una triste vicenda riguardante 18 lavoratori che avevano superato una selezione sotto la precedente Giunta di centro destra, senza che vi fosse la necessaria copertura finanziaria per la loro assunzione. In quel caso si è detto sì categoricamente gravando il bilancio comunale di 342.000 euro, per la cronaca il contributo regionale non è stato erogato. Una ulteriore stabilizzazione avrebbe richiesto 171.000 euro che non sono nelle disponibilità del Comune di Rossano. Si era però avviato un discorso che può essere ripreso: il Comune di Rossano spende per l’assunzione a tempo determinato di autisti di scuolabus circa 150.000 euro su base annua; parimenti l’Ente sostiene una spesa di circa 80.000 euro per le integrazioni salariali. Il Comune è disponibile a sottoscrivere un protocollo d’intesa con le Organizzazioni Sindacali partendo da presupposti economici e dalla considerazione che le attuali politiche di bilancio del Governo nazionale stanno strangolando i Comuni. Dunque, parlare di stato di agitazione, ritenendo che un Sindaco o un Assessore al Personale abbiano poteri miracolistici non è realistico. Altra cosa è confrontarsi, discutere, dire si quando è possibile, fermarsi di fronte alle impossibilità materiali. Peraltro la drammatica situazione finanziaria dei Comuni è un dato generale: solo il 10% delle stabilizzazioni richieste è andato a buon fine in Calabria. Cosa significa ciò che i Comuni non sono capaci o che i Comuni hanno difficoltà oggettive in termini economici? Mettiamo da parte posizioni di schieramento e discutiamo da domani delle possibilità di indirizzare le somme sopra indicate per dare opportunità a questi precari. In una Regione, però, che spende milioni di euro per consulenze & Co., lo stesso sindacato, ieri come oggi, dovrebbe insorgere per chiedere la chiusura definitiva del capitolo Lsu/Lpu con un provvedimento che immetta i lavoratori in ruolo sovranumerario negli Enti utilizzatori.

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