Caputo replica a Filareto “Scopelliti non ha mai rifiutato confronto” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Caputo replica a Filareto “Scopelliti non ha mai rifiutato confronto”

19 nov 10 <<Non stupore né incredulità, ma soltanto umana comprensione. E’ quella che proviamo nei confronti di chi oggi sgoverna la Città di Rossano e che, nonostante il baratro sempre più profondo nel quale sta sprofondando, per accertata incapacità politica ed amministrativa, non perde però occasione per rendersi protagonista di dichiarazioni ed iniziative del tutto sconclusionate, nella forma e nel merito, come la sortita letta stamani. – Partiamo dalla paradossale messa in dubbio dell’attendibilità o meno dell’invito da me rivolto, nei giorni scorsi al Presidente SCOPELLITI a venire a Rossano, invito prontamente accettato dal Governatore. La credibilità, la stima e la fiducia reciproca che unisce il sottoscritto all’amico Peppe SCOPELLITI è certamente cosa ben diversa dalla retorica stucchevole che, per anni, ha ritmato ad esempio il presenzialismo dell’ex Presidente LOIERO insieme al Sindaco di Rossano, in autentiche passerelle sul nulla. Come i calabresi ed i rossanesi sanno, una buona dose di serietà e di coerenza, personali e pubbliche, fanno la differenza rispetto ad un certo passato del quale, presto, anche da questa Città, ci si libererà definitivamente. Ciò premesso, la nota strampalata del Comune di Rossano, offre l’occasione per annunciare che il Presidente SCOPELLITI sarà nella nostra Città, nel pomeriggio di Sabato 27 Novembre. – Come rappresentante del PDL in questa Città e nel territorio e come consigliere regionale eletto nell’area urbana e nella Sibaritide, ho avanzato al Governatore la proposta di un momento di informazione ulteriore rispetto a quelli regionali già svolti o in corso messi in cantiere dalla Giunta. Un momento pubblico e politico ad hoc per questa vasta ed importante area, con l’obiettivo, che condivido con il Presidente e con la maggioranza, di consolidare il rapporto di fiducia e di dialogo con tutte le istanze sociali ed istituzionali coinvolte dalla riforma epocale della sanità avviata in questi mesi in questa regione. Che il Sindaco di Rossano, così come altri sindaci della zona, si dichiarino eventualmente interessati a prendere parte a questa manifestazione di natura politica, promossa ed organizzata dal PDL, è certamente buon segno e dimostrazione eloquente, non certo del rifiuto di confrontarsi con i territori da parte del Presidente della Regione Calabria, ma dell’esatto contrario. Del resto, in tutta la Calabria, provincia dopo provincia, si sono susseguiti, dalla fine del mese di Settembre ad oggi, passando per la presentazione ufficiale a Roma, valutata e salutata finalmente con soddisfazione dal Governo nazionale, numerose iniziative istituzionali, organizzate direttamente dalla Presidenza della Giunta, finalizzate ad illustrare, nei capoluoghi di provincia, tempi, contenuti e dettagli del piano di rientro, ereditato dalla passata amministrazione di centro sinistra e messo in atto, con coraggio e determinazione, dall’attuale Esecutivo di centro destra. Se, poi, qualcuno, da Rossano, pensava e pensa di poter dettare l’agenda o il calendario del Presidente SCOPELLITI, indicando e notificando allo Stesso date e tempi di appuntamenti confezionati strumentalmente oppure soltanto sulla base delle proprie esigenze e del proprio presenzialismo senza concordare nulla con nessuno, allora è opportuno stendere un velo pietoso. Una cosa è certa: il Presidente SCOPELLITI non si è mai sottratto ad alcun confronto, soprattutto sulla sanità e soprattutto, sia chiaro, rispetto alle esigenze ed alle richieste provenienti da questo territorio che, a dire il vero, ha pubblicamente lamentato, sulla stampa ed in più occasioni, l’assenza e la latitanza proprio del Comune e del Sindaco di Rossano in azioni di sensibilizzazione o di protesta, a prescindere o meno dalla loro condivisione. Quanto poi alla “dequalificazione degli ospedali e del sistema sanitario della Sibaritide” alla quale si fa riferimento nel comunicato dell’Esecutivo FILARETO e della quale si vorrebbe discutere oggi, confermo esattamente quanto ribadito qualche giorno fa, nel mio ennesimo incontro con i sindaci di questa zona, organizzato e tenutosi a Mirto Crosia. La fase del dialogo e della concertazione, alla quale fa riferimento adesso l’Amministrazione Comunale di Rossano, è purtroppo stata vanificata e frustrata, proprio ed irresponsabilmente in tema di scelte sulla sanità, qualche anno fa, allorquando, nel silenzio di tanti e certamente del Sindaco di Rossano, l’ex Presidente LOIERO e, tra gli altri, l’ex consigliere regionale Franco PACENZA, smantellavano le aziende sanitarie per centralizzarle, in modo antistorico e contro la geografia, in 5 mega aziende provinciali; oppure quando si studiavano, tra quattro mura, piani sanitari che poi non venivano approvati; o ancora quando l’allora centro sinistra regionale, incapace di assumersi un minimo di responsabilità, rinviava sistematicamente la presentazione e l’approvazione di un piano di rientro immolato sull’altare delle peggiori clientele di cui è stata invasa la sanità pubblica regionale ed in modo particolare cosentina e della Sibaritide. Dov’era FILARETO e qualche altro suo collega quando LOIERO non approvava quel piano, rinviando l’avvio di una urgente razionalizzazione della spesa sanitaria e, contestualmente, facendo perdere ai calabresi ed ai rossanesi quelle ingenti somme costituite dalle premialità bloccate a Roma dal 2001? Dov’era l’Amministrazione Comunale, infine, quando per scelta di qualche manager sanitario locale, assistito dal consigliere PACENZA, veniva arbitrariamente bloccato l’iter ormai avviato e finanziato dei lavori del Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) di Rossano, che oggi – ad esempio – avrebbe potuto assicurare meglio, nelle more della costruzione dell’Ospedale della Sibaritide, un ulteriore punto di riferimento nella prima assistenza cittadina e territoriale. Dove erano quanti, oggi, in una evidente fase ereditata di emergenza e di collasso della sanità, pretenderebbero far finta di non esser stati, fino a qualche mese, co-protagonisti o muti osservatori dell’assalto quotidiano e dell’occupazione militare della sanità, a danno esclusivo della qualità e del diritto alla salute che oggi si reclama solo a parole? Su questo fronte, difficile, restiamo disponibili a qualsiasi confronto e non chiudiamo la porta in faccia a nessuno, ma non accettiamo lezioni da chi, può certamente venire ad informarsi e a ascoltare, in occasione dell’incontro pubblico del 27 Novembre, alla presenza del Governatore, ma dovrebbe farlo con maggiore umiltà>>.