Cgil: "Dal Governo ennesimo scippo fondi per maltempo" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Cgil: "Dal Governo ennesimo scippo fondi per maltempo"

15 nov 10 "Se fosse vera la notizia data dal presidente Scopelliti, che il Governo avrebbe impegnato 85 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza maltempo ed il dissesto idrogeologico, si tratterebbe comunque della conferma dell'ennesimo scippo verso la nostra martoriata regione". E' quanto affermano, in una nota, il segretario generale della Cgil, Sergio Genco, e il segretario regionale Massimo Covello che chiedono l'apertura di un tavolo sullo stato di attuazione dei programmi operativi regionali. "Forse al presidente Scopelliti - proseguono Genco e Covello - non è stato riferito, da chi di dovere, che ad agosto del 2009 il Consiglio regionale, approvò il piano attuativo del Fas 2007-2013. Un Piano, è bene ricordarlo, che impegnava tre soggetti: l'Ue, il Governo italiano e la Regione. In quel piano attuativo, a pagina 79 punto 2.1.9.1, venivano riportate le tabelle di previsione delle risorse finanziarie programmabili per ciascuna linea di azione sia riferite al Por Calabria Fesr 2007-2013 che al Par Calabria Fas 2007-2013. In quelle linee, tra gli altri, ben 799 milioni di euro, in quota nazionale Par Fas, venivano destinati all'ambiente e, di questi, quasi 500 per la difesa del suolo, tutela delle coste, prevenzione dei rischi naturali e protezione civile". "Come si vede, se fossero davvero confermati ed immediatamente esigibili gli 85 milioni di euro annunciati - sostengono Genco e Covelli - ne mancherebbero alla Calabria, dalle fonti straordinarie ed aggiuntive, solo in riferimento alla difesa del suolo, 400 milioni". "La verità è - sottolineano i due sindacalisti - che il Governo nazionale sta sottraendo risorse alla Calabria. Taglia linearmente i trasferimenti ordinari ed in maniera drammatica per la sanità, per l'istruzione e la ricerca, per la mobilità, per la sicurezza, per le reti,le infrastrutture, ecc.; ed addirittura dirotta verso altri territori le risorse straordinarie, come appunto i Fas, alterando il criterio di riparto originario che era 85% al Mezzogiorno 15% al Centro Nord ".