Censore (PD): "Scopelliti chiarisca sorte ospedali di montagna" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Censore (PD): "Scopelliti chiarisca sorte ospedali di montagna"

08 nov 10 ''E' quanto mai opportuna la convocazione, stasera, di una seduta aperta del Consiglio comunale di Soveria Mannelli per discutere, come richiesto dal gruppo consiliare di minoranza del Pd, del destino degli ospedali di zona montana, inseriti, in virtu' del Piano di Rientro, nella lista delle 18 strutture da riconvertire e non riconosciuti come ospedali generali''. E' quanto afferma Bruno Censore, consigliere regionale del Pd. ''E' un dovere della politica - prosegue Censore - dare voce alla preoccupazione delle popolazioni interessate a questo tipo di riorganizzazione, che anche nelle zone montane si sta traducendo in un evidente ridimensionamento delle strutture ospedaliere presenti sul territorio. E' altrettanto doveroso, per chi governa, dare risposte certe nel piu' breve tempo possibile, per questo e' da apprezzare la celerita' con cui l'Amministrazione comunale di Soveria Mannelli ha accolto l'invito arrivato dai banchi dell'opposizione consiliare''. ''Allo stesso modo, auspico - sostiene ancora il consigliere regionale del Pd - che al piu' presto i vertici della Regione facciano chiarezza sul ruolo che dovranno assumere oltre all'ospedale di Soveria, quello di Serra San Bruno, e quelli di Acri e San Giovanni in Fiore. Per quanto si puo' leggere negli atti predisposti dal commissario ad acta Scopelliti queste strutture sono destinate a morire come ospedali e a rinascere solo come centri di supporto degli spoke piu' vicini. Pare che questi ospedali, insomma, debbano diventare solo dei centri di smistamento dei malati verso strutture piu' qualificate. La conferma di cio' si puo' rintracciare ad esempio in quello che sta avvenendo presso il nosocomio serrese, dove in poco tempo sono stati chiusi i reparti di Cardiologia e Pediatria ed e' stato avviato nei fatti il ridimensionamento della Chirurgia, oltre al trasferimento presso altre strutture di alcuni strumenti di endoscopia diagnostica''. ''Difendere gli ospedali di montagna e rivendicarne la qualificazione di ospedali generali, quindi - conclude Censore- vuol dire difendere il diritto alla salute delle popolazioni di tutte le zone interne''