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    Guccione (PD) “La manovra spacca il Paese in due”

     

     

    Guccione (PD) “La manovra spacca il Paese in due”

    28 mag 10 “Una cosa, ormai, sembra chiara e cioè che la manovra economica predisposta dal Governo accrescerà ulteriormente il divario tra Nord e Sud”. Lo afferma in una nota il segretario regionale del PD Carlo Guccione. “Una manovra –spiega- per fronteggiare la grave crisi economica che colpisce l’Italia e l’Europa, ma in netta contraddizione con l’ottimismo sullo stato di salute del nostro Paese sbandierato, fino a qualche settimana fa, dal premier Berlusconi e dal suo ministro all’economia Tremonti. Una manovra che manca completamente di qualsiasi indicazione per la crescita economica ed occupazionale del Paese e che, ancora una volta, andrà a pesare sulle tasche delle fasce più deboli e più disagiate, così come è già avvenuto per l’esenzione dell’Ici e che aggraverà ulteriormente le precarie condizioni di vita della Calabria e del Mezzogiorno che, solo in questi ultimi due anni, hanno dovuto subire gli scippi pesanti di ben 31 miliardi e 381 milioni dei fondi destinati alle Aree Sottoutilizzate del Paese e che, invece, sono stati investite, ad esempio, nel trasporto lacuale sui laghi Maggiore, Garda e Como o per pagare i danni dell’alluvione in Piemonte e in Val d’Aosta. Una manovra economica aggiuntiva solo per il Sud, che si è dimostrata perfino ancor più onerosa di quella che ora dovrà sopportare l’intero Paese. Una massa rilevante di risorse è stata letteralmente “scippata” al Mezzogiorno per tenere in piedi un accordo-capestro con la Lega di Bossi e con i poteri forti del nord e garantire la stabilità del Governo Berlusconi. E non è ancora finita qui. Va sempre in questa direzione, infatti, lo spostamento della gestione e programmazione dei fondi Fas dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, previsto nel Decreto approvato per la manovra finanziaria. Al presidente della Giunta regionale della Calabria, on. Giuseppe Scopelliti, non può sfuggire questa forte impostazione antimeridionalista del Governo, finalizzata a marginalizzare la nostra terra e a sottrarre risorse importantissime destinate all’infrastrutturazione e alla modernizzazione della nostra regione. E’ necessario, pertanto, reagire al di là di ogni collocazione politica, impedendo in ogni modo e con ogni mezzo che si continui ad assistere passivamente a questa costante e sistematica discriminazione del Mezzogiorno e della Calabria. Scopelliti, dunque, apra una vera e propria vertenza istituzionale con il Governo nazionale e chiami a raccolta, in una battaglia comune, il Consiglio regionale ed il Sistema delle Autonomie Locali calabresi. La Calabria ed i calabresi non si sottrarranno per concorrere e contribuire alla fuoriuscita del Paese dalla crisi economica ma, allo stesso tempo, pretendono rispetto per la propria dignità ed esigono che le risorse ad essi destinate siano restituite, per garantire lo sviluppo della nostra regione e per assicurare un futuro alle nuove generazioni. Su questa base il Governatore Scopelliti troverà il Partito Democratico pronto e disposto a sostenerlo in una battaglia che dà forza alla Calabria e restituisce ciò che gli spetta di diritto ai calabresi”.

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