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    Persico (UGL):"Manovra uan scure per il Mezzogiorno"

     

     

    Persico (UGL):"Manovra uan scure per il Mezzogiorno"

    26 mag 10 “UN PATTO PER LA CALABRIA”, questo dobbiamo chiedere al nuovo governatore, la manovra licenziata ieri dal “CDM” arriva come una scure sul “mezzogiorno” e, in particolare, sulla Calabria già fortemente penalizzata nel quadro nazionale ed Europeo. Bene hanno fatto i tre segretari generali a chiedere l’apertura di un tavolo istituzionale con la nuova giunta con la conseguente stipula di un nuovo protocollo per le relazioni sindacali. Ma, all’indomani della seduta del Consiglio Regionale di mercoledì 19 maggio 2010, dove il Presidente Scopelliti, ha illustrato a tutti i presenti in aula e a tutti i calabresi il suo programma di governo per i prossimi 5 anni, non possiamo rimanere inermi davanti all’ennesimo taglio indiscriminato di risorse nei confronti delle regioni e degli Enti Locali. Il Discorso del Presidente, ancor prima della manovra di governo, era incentrato sui grandi sacrifici che questa regione doveva affrontare per uscire dal deficit maturato nella sanità e dal continuo stillicidio di posti di lavoro dovuto alla fase delicata che sta attraversando il nostro Paese. La manovra, con la quale il governo punta a tagliare il deficit dal 5% del Pil di quest'anno al 3,9% nel 2011 e al 2,7% nel 2012 come previsto dagli impegni presi con Bruxelles, è composta prevalentemente da tagli alla spesa e da un corposo pacchetto anti evasione da cui si punta a reperire 6-7 miliardi per il primo anno. Tra gli interventi più corposi, il congelamento degli stipendi dei dipendenti pubblici che scatterebbe già da quest'anno fino al 2013, i tagli agli stipendi dei politici, dei dirigenti pubblici e ai trasferimenti degli enti locali, le modifiche sulle finestre di pensionamento e l'allungamento dell'uscita dal lavoro per le donne del pubblico impiego, la sanatoria sulle case-fantasma, la stretta sul contante e sui fondi immobiliari, i pedaggi su alcune autostrade ecc. Ma l’aspetto più drammatico tocca alle regioni e agli enti locali e, come prevedibile, non si fanno attendere le reazioni dei governatori regionali, compreso quella del Presidente Scopelliti. Il provvedimento, infatti, chiede alle regioni di far fronte a tagli per oltre 10 miliardi in due anni (2011 e 2012), mentre ai Comuni e Province vengono chiesti risparmi di 1 miliardo e 100 nel 2011 e 2 miliardi e 100 nel 2012, con conseguenti tagli ai servizi forniti da ognuno di questi enti. Con queste misure che andranno ad incidere come un “bisturi” sul già flagellato tessuto economico-sociale della nostra Regione, ci chiediamo come si possa ripartire e lavorare per un risanamento della Calabria. I calabresi erano già pronti a sostenere sacrifici derivanti dalla situazione in cui navigava la Calabria, adesso però a nostro giudizio dobbiamo fare fronte comune in momento delicatissimo per la Calabria. Il Governo Regionale non può e non deve essere lasciato solo in un momento simile, quindi ben venga il patto istituzionale con le OO.SS. per i tanti tavoli di crisi presenti in Calabria e per un piano occupazionale che possa ridare respiro alla disoccupazione e alla perdita di posti lavoro. Come UGL, riteniamo però che debba essere fatto un patto per difendere l’intera Regione nelle relazioni che la stessa dovrà tenere con il Governo Centrale.

     

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