Bruno (Api) "Nomine nordiste di Tremonti nella Cassa depositi e Prestiti" -Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Bruno (Api) "Nomine nordiste di Tremonti nella Cassa depositi e Prestiti"

20 mag 10 "Il ministro Tremonti sulla Cassa depositi e prestiti si comporta come se il Paese fosse già stato diviso tra un Sud e un Nord indipendenti tra di loro. Trovo francamente grave, oltre che singolare, che nel Consiglio di amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., rinnovato da poche settimane, risultano designate persone di indubbio prestigio ma, guarda caso, tutte di origine settentrionale". Lo afferma in una nota il senatore Franco Bruno, esponente di Alleanza per l'Italia, che stamattina ha chiesto chiarimenti al ministro dell'Economia Giulio Tremonti presentando un'interrogazione parlamentare a palazzo Madama. "Il presidente del CdA - spiega Bruno - di nascita è di origine lombarda, l'amministratore delegato di diretta emanazione lombarda, il rappresentante delle Regioni è l'assessore al Bilancio della Lombardia, il rappresentante delle Province è il presidente della Provincia di Milano e quello dei Comini è l'ex sindaco di Genova. Peraltro - aggiunge il coordibatore calabrese della formazione rutelliana - nel CdA, come è noto, sono presenti per il 30% rappresentanti delle Fondazioni bancarie azioniste, anch'esse collocate per lo piú collocate nel Centro Nord. L'assenza assoluta di esponenti meridionali mi auguro non determini una gravissima situazione di squilibrio - prosegue Bruno - e renda concreto il rischio che l'attività della Cassa sia tutta orientata a vantaggio del Settentrione con la conseguenza, intollerabile, di aggravare gli squilibri territoriali e danneggiare irrimediabilmente la crescita del Mezzogiorno". "Purtroppo i comportamenti di questo governo nei confronti del Sud non cambiano. Non è bastato al centrodestra vincere l'elezioni in alcune regioni del Mezzogiorno. L'evidente pregiudizio che traspare da ogni atto che compiono, incluso il federalismo demaniale, mostrano che il pesante pregiudizio non era e non è legato alla collocazione politica dei gruppi dirigenti regionali ma che si tratta di una sorta di pregiudizio etnico. E' evidente che per questo Ministro - conclude Bruno - nessuno del Mezzogiorno, di destra o di sinistra che sia, è in grado di fornire un contributo positivo alla crescita del Paese".