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    Fini in Calabria "Sud non abbia paura del federalismo"

     

     

    Fini in Calabria "Sud non abbia paura del federalismo"

    18 mag 10 “È mio convincimento che non sia a rischio l’unità della nazione, non solo perchè alla vigilia dei 150 anni dell’unità d’Italia il capo dello Stato è impegnato a rinnovarne la memoria, ma perchè nel cuore degli italiani, al Sud come al Nord, c’è il senso dell’appartenenza al Paese”. Lo ha detto questa sera, parlando prima nella sede del Comune di Catanzaro, e poi all'auditorium Casalinuovo, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha incontrato le autorità del capoluogo calabrese. In Comune la firma nel libro degli ospiti illustri e poi nell'auditorium Casaliuovo dove su invito del Liceo Classico Galluppi ha presentato nell'ambito del Progetto Guteneberg il suo libro:Il Futuro delal libertà. Nell'auditorium erano presenti, tra gli altri, oltre al sindaco Olivo, anche il Governatore Scopelliti ed il Presidente della Provincia di Catanzaro, Ferro. “A rischio, invece - secondo Fini - è la coesione nazionale, cioè un uso corretto delle risorse e la piena responsabilità dei governanti, di qualsiasi colore, che devono rimettere la loro storia al giudizio degli elettori all’insegna della legalità e della trasparenza”. “Il Sud non deve temere il federalismo che potrebbe essere, anzi, un’occasione di rilancio”, ha poi detto Il presidente della Camera. “Non bisogna temere - afferma Fini - a priori l’introduzione di riforme all’insegna del federalismo perchè - fa rilevare - il federalismo responsabilizza. Sarà una grande prova per la classe dirigente del sud e servirà a far capire che è un’imbecillità affermare che le classi dirigenti del sud non sono capaci. Responsabilizzare le classi dirigenti del sud serve al meridione. Ameno che - continua Fini - il sud non sia chiamato a pagare ritardi storici e colpe che non ha. Credo - ha affermato ancora il presidente della Camera - che la commissione bicamerale per il federalismo approvi il primo decreto attuativo del federalismo demaniale. Non verrà meno - ha assicurato - la mia attenzione e quella del Parlamento affinché il federalismo sia equo e solidale e consapevole dei ritardi del sud. Il fondo perequativo dovrà servire ad un riequilibrio senza il quale verrebbe meno la coesione sociale. Occorre - secondo Fini - valutare i costi in modo tale da non correre il rischio che i cittadini del mezzogiorno non possano esercitare diritti costituzionali inalienabili, come quelli legati all’istruzione ed alla salute che non possono essere parcellizzati in logiche regionali, ma garantiti in una logica nazionale. Non c’è ragione - continua Fini - di dubitare che il meridione possa farcela”. Fini ha poi proseguito dicendo che “servire le istituzioni significa adempiere ad un alto dovere, dalla più piccola carica alla più alta; esser al di sopra delle parti; dismettere l’abito di parte senza mai perdere la passione per la politica che non deve essere occupazione votata al potere per il potere o a privilegi anche legittimi”. È il monito lanciato dal presidente della Camere Gianfranco Fini davanti alle autorità della città di Catanzaro. “La politica - ha aggiunto - deve essere animata dalla passione anche in chi ricopre cariche istituzionali”.

     

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