Gigliotti (PD) “Da analisi voto IPR, improponibili je accuse”

17 mag 10 “Il PD calabrese continua a parlarsi addosso e per linee tutte interne al partito, trasformando la querelle cosentina del PD in una vera e propria zavorra regionale”. Così Fernanda Gigliotti del Gruppo PD – Calabria 25 Aprile Cambialitalia. “Anche l’analisi del voto affidata all’IPR Marketing, oltre ad apparire manifestamente tardiva e superflua, vista la violenta chiarezza del dato numerico che non si prestava a nessun’altra interpretazione se non alle naturali e fin troppo ovvie dimissioni di tutto il gruppo dirigente da Minniti a Guccione, si è dimostrata essere un’occasione più per rilanciare improponibili “j’accuse” che per fare mea culpa. E sono ormai due mesi che un’intera classe dirigente bocciata dall’elettorato si è avvitata su se stessa e si ostina, come in preda ad una isteria collettiva, a non volere elaborare il lutto, impedendo al Partito di fare un passo in avanti nella costruzione di un’opposizione credibile in Consiglio Regionale. Da una riunione all’altra, da un’intervista all’altra, la storia si ripete ossessivamente. E nemmeno la più lungimirante deputazione, forse sotto il timore di elezioni politiche anticipate, ha la forza dissuasiva di dire basta alle liti e la capacità propositiva di introdurre altri argomenti. E così continuiamo a guardarci l’ombellico e ci scordiamo che per molti è arrivato il momento di una salutare e silenziosa quarantena, anche in attesa dell’assemblea nazionale del 21 e 22 maggio all’esito della quale Bersani, con molta probabilità, deciderà a chi affidare il governo di quel che resta del PD calabrese. nel quale pesa come un macigno il fallimento di una proposta politica che non è valsa a ridare alla Calabria nemmeno la prospettiva di una nuova stagione di riscatto economico e culturale. E la gente è stanca di faide personali e di complotti. Ma soprattutto è esausta di dovere assumere posizioni di difesa dell’una o dell’altra consorteria, pena la lesa maestà. Ai cittadini calabresi non importa nulla di questa sceneggiata e questi signori del PD sono troppo lontanti dalla realtà e non capiscono che nelle tre città capoluogo, dove fra qualche mese si andrà alle urne per il rinnovo del consiglio comunale, è già notte fonda per il PD e per il centro sinistra. Basti pensare al penoso spettacolo che il PD sta offrendo a Lamezia Terme e, ancora più penosamente, nella città di Catanzaro dove si perpetuano “sceneggiature” già viste e riviste. Il tutto mentre Scopelliti, al di la di ogni valutazione nel merito che ci riserviamo opportunamente di svolgere in altra sede, nomina uomini e donne al di sotto dei 50 anni in Giunta e Dipartimenti e negli uffici di diretta collaborazione, dando dimostrazione che cambiare e rinnovare è possibile anche nel centro destra calabrese”.