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    Il Presidente Talarico accoglie studenti toscani che lavorano le terre confiscate

     

     

    Il Presidente Talarico accoglie studenti toscani che lavorano le terre confiscate

    28 lug 10 “Sosterremo il vostro impegno nel diffondere la cultura della legalità tra tanti giovani come voi; quei giovani che, sempre più distanti dalla politica, lo sono anche dall’Istituzione e sui quali, invece, confidiamo perché raccolgano nuove ed importanti sfide della vita. Siete voi, infatti, il fulcro della nuova classe dirigente, consapevole e preparata, di cui abbiamo tanto bisogno per fare crescere le Istituzioni”. Con queste parole, il Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico ha accolto, a Palazzo Campanella, una delegazione di studenti toscani protagonisti di una bella esperienza di volontariato in Calabria: la partecipazione a campi di lavoro e studio sulle terre confiscate alla ‘ndrangheta. L’iniziativa è del comitato territoriale Arci (presente il presidente provinciale Giuseppe Fanti) e del Consorzio “Terre del Sole” ed è riproposta, per il terzo anno consecutivo, nell’ambito del progetto sulla legalità, immigrazione, pace e accoglienza ed in favore dell’affermazione di diritti sociali. Ai giovani, che stanno partecipando attivamente alla vita del Consorzio “Terre del Sole” che, nel territorio di Melito Porto Salvo Contrada Placanica, gestisce appezzamenti confiscati alla ‘ndrangheta, il Presidente Talarico ha rilanciato “l’invito ad andare avanti su questa strada perché esperienze come queste rafforzano la cultura e il radicamento dei valori veri nella costruzione di una comunità solidale. Ognuno di noi è il risultato della sua formazione- ha aggiunto- così come la coscienza civile è il frutto di un percorso formativo e di lavoro che diventa, al tempo stesso, il miglior alleato contro l’indifferenza, il disimpegno e la criminalità. Ed è per questo che vi esorto a andare avanti con rettitudine, guardando sempre agli interessi generali”. Suscitando curiosità tra i giovani, che hanno posto diverse domande, Talarico ha ricordato l’impegno del Consiglio regionale contro la ‘ndrangheta, “fenomeno non più solo calabrese, ma ormai internazionale”: le leggi sull’usura e sul racket, la legge sulla sicurezza che punta a realizzare politiche locali ed integrate per garantire la convivenza civile e la tutela dei cittadini; la Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza, riunitasi recentemente a Lamezia Terme, città che ha visto crescere forme di microcriminalità comune “dove – ha spiegato il presidente- abbiamo rappresentato la domanda di sicurezza che proviene dagli operatori economici, dalla famiglie e dalle fasce più deboli delle nostre popolazioni”; ancora, la grande opportunità dei fondi comunitari e il buon lavoro che sta caratterizzando l’operato della Commissione regionale contro il fenomeno della mafia. “C’è un sistema a favore, anche se sono mancati i fondi per finanziare alcune leggi”, ha ammesso Talarico. Infine, on la promessa di visitare le strutture che ospitano questi ragazzi, Talarico ha, così, salutato i graditi ospiti: “In questo Consiglio regionale, dove il senso di responsabilità deve albergare forte in ognuno di noi, troverete sempre le porte aperte”.

     

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