NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Consiglio regionale dedicato al Piano di rientro sanitario

     

     

    Consiglio regionale dedicato al Piano di rientro sanitario

    23 lug 10 ''La nostra certezza e' quella di restituire ai calabresi una sanita' in grado di dare risposte alle loro aspettative, con scelte coraggiose, capaci di incidere positivamente sul futuro della regione. C'e' una sola strada che non ha svincoli d'uscita, noi vorremmo percorrerla speditamente, anche perche' non si puo' aspettare". Inizia così l'intervento del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, diffuso dall'ufficio stampa della Giunta, nel corso dei lavori del Consiglio regionale convocato per la discussione sull'informativa relativa allo stato di attuazione del Piano di rientro del debito sanitario. "La sanita' - ha affermato il Presidente Scopelliti - in Calabria deve recuperare credibilita', vogliamo costruire strutture di prestigio e adeguate, anche per poterci confrontare, alla pari, con le altre regioni. Vorrei affrontare un dibattito serio e costruttivo. Forse non c'e' stata una condotta eccellente nel passato, ma se si e' sbagliato negli scorsi anni, nell'ultimo periodo non e' stato fatto nulla per cercare di correggere gli errori, emersi soprattutto nella relazione della commissione 'Riccio-Serra' nel 2008 e messa frettolosamente da parte dal centro-sinistra''. ''L'emergenza sanitaria in Calabria c'e' e - ha proseguito Scopelliti - la percepiamo ogni giorno: ospedali non funzionanti, posti letto eccessivi, ricoveri inappropriati, un debito difficile da quantificare ma che indebolisce questa Regione sempre di piu'''. Da una prima elaborazione dei dati, e' scritto in una nota relativa alla relazione di Scopelliti, al 31 dicembre 2007 il debito totale ammontava a 2,166 miliardi di euro, di cui effettivi 1,610 miliardi. Dall'ultima ricognizione, relativa al 31 dicembre 2009, il debito fino al 31 dicembre 2008 ammonterebbe a 870 milioni di euro. Altra questione cruciale, i ricoveri inappropriati: la percentuale nel 2008 era del 16.7%. ''Mettere mano alla sanita' calabrese - ha proseguito il presidente Scopelliti - significa rivedere innanzitutto la rete ospedaliera. Abbiamo strutture fotocopia ovunque, venti ospedali con meno di cento posti-letto e tra questi, undici a rischio sicurezza; proprio per questo aumenteremo i controlli sull'appropriatezza delle prestazioni, valorizzando le professionalita' sul territorio. Serve, pero', anche una qualificazione dell'offerta sanitaria con una rete ospedaliera che garantisca delle strutture d'eccellenza. In questo quadro - ha aggiunto Scopelliti - hanno sicuramente un ruolo strategico le Universita'''. Tra le altre cifre evidenziate nella relazione, prosegue la nota, quella relative all'emigrazione sanitaria che ha inciso sul bilancio regionale per 238 milioni di euro. Queste, invece, le cifre della mobilita' passiva dei ricoveri ordinari: sono 47.147 (15%) e tra i motivi del ricovero c'e' la chemioterapia, l'artrosi al ginocchio e l'angina, nelle seguenti regioni: Lombardia 20%, Lazio 19%, Sicilia 13%, Emilia Romagna 12%, Toscana 8%. Si e' discusso, inoltre, del numero dei posti letto. In Calabria ve ne sono 8.874 con le seguenti medie per abitante nelle cinque province calabresi: Reggio Calabria 3.9%, Cosenza 4.5%, Vibo Valentia 2.6%, Crotone 5.2% e Catanzaro 5.4%. A fronte del 3.3% + 0,7% per la lungodegenza previsto dal Piano per la Salute. Il Governatore, nel suo intervento, ha anche illustrato il processo di riorganizzazione della sanita' calabrese che prevede la riconversione e la chiusura dei piccoli ospedali, la riorganizzazione della ''Rete Emergenza'' e la riorganizzazione della ''Continuita' Assistenziale''. In pratica risorse per il potenziamento della rete territoriale nel contesto di una programmazione regionale che prevede tempi standard nettamente piu' elevati. Risorse che verranno attraverso il potenziamento dell'Adi (assistenza domiciliare integrata), della residenzialita' e sviluppo dell'U1 (Unita' territoriale Assistenza primaria, Case della Salute, Unita' di Cure Primarie). L'organizzazione della rete ospedaliera dell'emergenza urgenza prevede, secondo la Giunta Scopelliti, 4 Hub (Centri stella, le strutture principali presenti sul territorio), 8 Spoke, (Strutture periferiche di riferimento collegate alle strutture stella), 6 Ps (Pronto soccorso), 4 Ppi Area Did (Punti primo intervento in strutture ospedaliere riconvertite), 6 Ppi H24 (Punti primo intervento che agiscono sulle 24 ore), 3 Ppi H12 (punti primo intervento che agiscono sulle 12 ore). Previste infine da tre a cinque strutture ospedaliere da chiudere. Un passaggio fondamentale dell'intervento del Presidente Scopelliti, prosegue la nota, e' stato dedicato al contenimento della spesa sanitaria. Secondo il piano messo a punto dalla Giunta regionale, saranno 150 i milioni risparmiati nel 2011 e 250 nel 2012. Nel dettaglio, sessanta dal settore farmaceutica, 25 dal personale, 20 dalla Sua e 35 dalla Sua (stazione unica appaltante) per quanto riguarda la fornitura centralizzata, 40 dall'ospedalita' privata e 35 da quella pubblica. Il Presidente Scopelliti ha mantenuto il primo impegno preso con i calabresi sin dalla campagna elettorale: nessuno tra i manager nominati dalla nuova giunta, ha avuto incarichi nella sanita' calabrese. ''I manager - ha detto - devono lavorare, in rispetto della loro autonomia, attuando le linee politiche dell'esecutivo: non potranno piu' condizionare le scelte della politica''. A conclusione dell'intervento, il Presidente Scopelliti ha rivolto un appello a tutta la politica regionale affinche', senza demagogia, si lavori per dare un forte segnale di discontinuita' nei confronti delle scelte effettuate in passato. ''I cittadini calabresi - ha dichiarato, riprendendo l'appello dei genitori della bimba morta a Trebisacce - vogliono una sanita' che dia risposte''

    I dati

    Il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, ha presentato stamani all'aula di Palazzo Campanella i dati e le cifre della sanita' calabrese: 73 strutture, tra pubblico e privato per 8.874 posti letto, tra cui venti ospedali con meno di 100 posti letto e ben 11 a rischio sicurezza. Un'analisi che ha evidenziato la spesa per la mobilita' passiva, pari a 238 milioni di euro tra il 2008 ed il 2009, per tipologia patologica e per incidenza di preferenza territoriale. Nella puntigliosa relazione, Scopelliti ha anche evidenziato i costi per presidio ospedaliero e per azienda territoriale, e poi, la proposta di riorganizzazione. ''Al primo punto della nostra azione - ha detto il presidente della Giunta regionale - poniamo il potenziamento della rete territoriale, l'assistenza domiciliare e le cure palliative riconvertendo strutture ospedaliere pubbliche e private''. Scopelliti, inoltre, ha voluto sottolineare in alcuni passaggi del suo intervento la svolta nella gestione della sanita' ''con i nuovi manager che due giorni alla settimana saranno chiamati a Catanzaro per dare conto del loro operato con l'obiettivo di ottimizzare la programmazione di ogni azienda ospedaliera o territoriale''. Sull'emigrazione sanitaria, Scopelliti, ha ricordato ''il senso di profondo imbarazzo che ho avvertito nella mia visita recente al policlinico Gemelli di Roma, dove ho notato numerosi calabresi che mi riferivano di essere li' ricoverati perche' in Calabria non potevano avere cure appropriate. Noi abbiamo ricevuto pieno mandato dagli elettori per accelerare i processi di riforma di una rete sanitaria che non regge il passo dei tempi, assumendo iniziative che avranno come unico fine il bene dei cittadini ed il diritto ad una sanita' qualificata, moderna ed innovativa''. Scopelliti, inoltre, ha sottolineato il ruolo positivo della Stazione unica appaltante che consentira' un risparmio, per il solo settore farmaceutico, di 60 milioni di euro per i prossimi tre anni.

    Il dibattito

    Sandro Principe, presidente del gruppo del Pd, e' stato il primo ad intervenire dopo la relazione del presidente della Giunta, Scopelliti. ''E' sbagliato come fa Scopelliti - ha detto Principe - continuare con toni di campagna elettorale nel dibattito consiliare. La volonta' del Pd e' quella di misurarsi sulle cose concrete, sugli indirizzi utili per una buona sanita' senza giocare al solito rimpiattino delle responsabilita'.Il Pd non si e' sottratto all'autocritica per i numerosi errori commessi, soprattutto nella sanita', pero' e' giunto anche il momento che qualcuno venga in questa sede a dirci come si intenda procedere per attuare il piano di rientro. Aspettiamo dunque di capire quali strutture Scopelliti intende chiudere o riconvertire e come avverra' la riorganizzazione ambulatoriale sul territorio e sulle cose positive per i calabresi sicuramente il Pd non si tirera' indietro''. Per il presidente della terza Commissione, Nazzareno Salerno, ''dalle ricognizioni effettuate nelle strutture ospedaliere della regione, emerge una situazione drammatica, emergenziale. Siamo quindi chiamati ad intervenire con efficacia per sanare situazioni da terzo mondo, con strutture cadenti, lavori mai ultimati e medici ed infermieri stipendiati senza potere lavorare nonostante le loro richieste di essere utilizzati in altre strutture''. Nella discussione, che e' ancora ancora in corso, sono intervenuti anche i consiglieri De Masi, Ciconte e Magno.

    ''La campagna elettorale e' finita, ma lo deve essere per tutti''. E' quanto ha detto il consigliere Claudio Parente, rispondendo ad Agazio Loiero. ''E' inutile che Loiero parli in terza persona - ha sottolineato Parente - ma e' difficile giudicare l'operato di un presidente che e' stato eletto da appena tre mesi e finora ha avuto la capacita' di recuperare tantissimo tempo perduto''. Secondo il consigliere del Pd Bruno Censore, ''Scopelliti parte da un'analisi scontata. La nostra sanita' e', infatti, ultima per qualita' delle prestazioni e per standard di sicurezza e la prima per mobilita' extraregionale. Scopelliti, pero', se avesse voluto essere credibile, avrebbe dovuto osare di piu'. Dirci come, dove e quando intende, non con slogan e annunci da campagna elettorale, riformare il sistema. Fermarsi invece, ancora, alla fase del terrorismo psicologico non aiuta ne' la politica ne' la Calabria a uscire dal guado. Anzitutto, il presidente della Regione avrebbe dovuto oggi in Aula comunicarci l'esatta entita' del debito, come si fa in ogni Regione in cui la macchina burocratica funziona. Si assiste ancora, invece, ad un balletto di cifre. Da qualche giorno ai calabresi viene detto che il debito non e' piu' di 2 miliardi, ma approssimativamente di 800 milioni. Qui pero' il Governatore e' stato omissivo, perche' non ha spiegato come si e' giunti repentinamente alla decurtazione del debito''. ''L'impressione - prosegue Censore - e' che si sia in presenza di un artificio contabile.Nel senso che, evidentemente, sono stati pagati vecchi debiti e i nuovi sono stati posticipati, il che ci dice che presto saremo punto e a capo. Ci saremmo attesi dal presidente Scopelliti una relazione di contenuti. Attraverso provvedimenti e scelte amministrative circostanziate e puntuali, Scopelliti avrebbe dovuto spiegare come intende costruire il famigerato Piano di rientro, che cosa accadra' alle strutture sanitarie pubbliche e private, quale sara' il destino della sanita' territoriale e,quindi, come concretamente sara' garantito il diritto costituzionale alla salute per i calabresi''. Per il consigliere Giovanni Bilardi, della lista Scopelliti presidente, ''la chiarissima esposizione offerta dal presidente Scopelliti sullo stato della sanita' calabrese ci pone di fronte all'assunzione di responsabilita' storiche. L'ipotizzata chiusura di alcune strutture ospedaliere e' la testimonianza piu' vera di quali siano i passi per stabilizzare innanzitutto il deficit sanitario e, nello stesso tempo, rendere piu' umana la sanita' in questa regione. I dati forniti a supporto dell'azione di governo da parte del presidente Scopelliti non sono fine a se stessi, ma offrono le opportunita' per interventi di riqualificazione e rilancio di strutture sanitarie finora oberate da debiti e inefficienze tecnologiche. Dietro quei numeri c'e' tutta intera una popolazione che ha diritto ad una assistenza medica qualificata, competente, sicura e completa in ogni suo particolare''. ''Scopelliti ha infatti posto al centro della sua proposta di innovazione - sostiene ancora Bilardi - il cittadino-utente, che resta il fulcro su cui si orienteranno tutte le scelte. Non a caso, alla politica di chiusura di alcune strutture ospedaliere, di converso, valorizzeremo le tre direttive strategiche sul territorio: l'assistenza domiciliare integrata, l'emergenza - urgenza e la continuita' assistenziale. In questo quadro, gli operatori del settore sanno bene che si tratta di ineludibili azioni utili a riportare sotto controllo il debito senza alterare la qualita' dei servizi. Con queste chiare indicazioni ci presenteremo ai calabresi sapendo bene che sulla sanita' ci giochiamo non solo la credibilita' di questa maggioranza, ma il futuro stesso della Calabria'

    Emilio De Masi, dell'Italia dei Valori, ha detto che ''si corre il rischio di disattendere uno dei diritti fondamentali dell'uomo, la sanita'. Finora il presidente Scopelliti ha parlato solo del passato senza ancora dire cosa propone per il futuro in maniera chiara. E' facile dire che alcuni ospedali vanno chiusi ma contemporaneamente va analizzata la situazione sul territorio, perche' e' necessario parlare della medicina territoriale, della prevenzione e della razionalizzazione''. Vincenzo Ciconte (Autonomia e Diritti) si e' detto ''deluso della relazione Scopelliti''. Il consigliere regionale si e' detto contrario all'ipotesi di commissariamento della sanita' ed ha respinto le critiche ''e i giudizi di incapacita' sui manager ospedalieri''. Ha definito, inoltre, ''politicamente errata la scelta di Scopelliti di limitare nei fatti l'autonomia dei manager ed ha auspicato che si realizzi in tempi rapidi l'integrazione reale tra territorio, ospedali e universita'''. Mario Magno, del Pdl,ha invece difeso le scelte di Scopelliti ed ha sottolineato l'assenza di una certificazione del debito sanitario. Magno, infine, ha apprezzato l'atteggiamento responsabile dei genitori di Federica Monteleone dopo la lettura della sentenza di condanna per la morte della loro figlia. Nicola Adamo, nel suo intervento, ha detto che ''il confronto sara' sul merito delle questioni''. Adamo, inoltre, ha ricordato come la spesa sanitaria per pronto soccorso, anestesia, emergenza-urgenza e rianimazione abbia avuto una impennata dal 2000 al 2008 da 120 milioni di euro a oltre 500, senza saper che vi siano stati fatti i necessari investimenti. Adamo, inoltre, ha chiesto l'intervento della Giunta perche' si revochino quegli atti ''illegittimi per il pagamento delle indennita' di risultato ai dirigenti non supportati dagli accertamenti''

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

Articoli correlati

--- Scopelliti "Su sanità si va verso commissariamento". Minoranza vota contro odg


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore