Pacenza (Pdl) "Formula Scopelliti unica per buona offerta sanitaria" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pacenza (Pdl) "Formula Scopelliti unica per buona offerta sanitaria"

15 lug 10 ''Se si trattera' di una svolta epocale sara' solo il tempo a dirlo, ma la riforma del sistema sanitario regionale illustrata dal governatore Peppe Scopelliti contiene in se' tutte le premesse per dare avvio alla rivoluzione del settore ormai attesa da anni dalla Calabria e dal governo centrale''. L'onorevole Salvatore Pacenza ha commentato cosi' quanto illustrato ieri a Catanzaro dal presidente Giuseppe Scopelliti circa il rientro del debito sanitario nella nostra regione. Secondo l'ultima ricognizione effettuata il 31 dicembre 2009, ma relativa al 31 dicembre del 2008 il deficit regionale, adesso, ammonta a 870 milioni di euro. Il nuovo scenario presentato dal neogovernatore della Calabria per arginare il debito prevede la nascita di 4 ospedali Hub (Centri Stella), 8 Spoke (strutture periferiche di riferimento), 6 pronto soccorso e 4 altri punti di intervento in strutture ospedaliere riconvertite, 6 punti di primo intervento (che agiscono nelle 24 ore) e 3 punti di intervento che agiscono sulle 12 ore. La razionalizzazione della rete ospedaliera partira' cosi' dalla riconversione di 20 ospedali fotocopia con meno di 100 posti letto (di cui 11 a rischio sicurezza) e dalla chiusura di quelli piu' piccoli per potenziare la rete territoriale. ''Questa formula - ha commentato in proposito l'onorevole Pacenza - e' l'unica via per offrire ai calabresi una sanita' efficiente, in grado di garantire il diritto fondamentale alla salute del cittadino. ora di apporre la parola fine alla cosiddetta emigrazione sanitaria dalla Calabria. Diversificare l'offerta ospedaliera, riconvertendo alcune strutture, e' l'unico modo per integrare pubblico e privato. Come detto dal governatore Scopelliti: 'Non serve l'ospedale sotto casa, anzi esso e' pericoloso se non offre servizi ai cittadini ed e' fonte sprechi'. Ecco perche' e' giusto chiudere le strutture piu' piccole che poca funzione hanno, se non quella di tenere il freno a mano tirato per i poli ospedalieri che invece dovrebbero costituire delle eccellenze in Calabria. Non e' possibile proseguire nella logica di strutture fotocopia che si sovrappongono al servizio pubblico regionale. Semmai il privato deve colmare le lacune presenti nell'offerta del sistema sanitario calabrese, sviluppando necessariamente delle offerte qualitativamente elevate per poter reggere sul mercato. Chi si ostina a perseguire in una logica a difesa di questi 'rami secchi' della nostra sanita' vuole che la Calabria sprofondi sempre di piu' in spirale che, con l'attuazione del Federalismo fiscale, portera' la regione al dissesto''.