Pirillo (Pd) “Tagli a Fondazione Campanella sono scriteriati” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pirillo (Pd) “Tagli a Fondazione Campanella sono scriteriati”

14 lug 10 “Non si capiscono le ragioni per adottare dei tagli così palesemente scriteriati nei confronti di una struttura che da sempre ha dimostrato di saper rispondere con i fatti alle richieste di buona sanità che il territorio calabrese rivendica”. Così Mario Pirillo, europarlamentare del gruppo S&D-PD nonché membro delle commissioni Ambiente ed Industria, interviene sui paventati tagli previsti dalla giunta Scopelliti alla struttura oncologica “Tommaso Campanella” di Catanzaro. “Interventi come quello che si sta apprestando a varare la giunta regionale calabrese – denuncia Pirillo – rischia di indebolire una struttura che anche a livello internazionale ha raggiunto riconoscimenti scientifici di tutto rispetto. Basti pensare alle applicazioni innovative come le nanotecnologie in campo oncologico che sono nate proprio in quel contesto medico-scientifico rappresentato dal polo oncologico di Catanzaro”. Per questo l’europarlamentare si schiera contro gli annunciati tagli che, secondo Pirillo “si riverserebbero direttamente sulla qualità dell’offerta sanitaria complessiva della Calabra”. “Non è possibile – sottolinea Pirillo – adottare provvedimenti solo seguendo logiche contabili ed aritmetiche dettate dalla fretta di ridurre indiscriminatamente la spesa sanitaria calabrese senza considerare le ripercussioni sui malati della nostra regione. Questa strada rappresenterebbe la peggiore risposta alla necessità di innalzare la qualità del servizio sanitario regionale”. Secondo l’europarlamentare, infatti, “praticare tagli ad un centro di eccellenza nella cura ma soprattutto nella ricerca oncologica creerebbe un danno non facilmente sanabile per qualsiasi ipotesi di rilancio della sanità calabrese”. “Per affrontare i problemi, che pur sussistono nel sistema sanitario calabrese, – conclude Pirillo – occorre semmai puntare a potenziare i centri di eccellenza come quello di Germaneto e realizzarne dei nuovi per fronteggiare anche il grave problema rappresentato dalla migrazione sanitaria forzata dei nostri concittadini sempre più spesso alla ricerca di strutture cliniche, soprattutto nel campo oncologico, migliori fuori regione. Un fenomeno, quest’ultimo, che sta generando problematiche sociali e finanziarie non indifferenti per i cittadini calabresi ma anche per la tenuta economica dello stesso sistema sanitario regionale”.