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    Accordo ANCI-Tremonti per alleviare effetti manovra.

     

     

    Accordo ANCI-Tremonti per alleviare effetti manovra. Scopelliti "Rompe il fronte del no". Chiamparino "Giudizio resta negativo"

    10 lug 10 ''L'accordo siglato ieri dal Ministro Tremonti e dal Presidente dell'Anci Chiamparino è un modo, forse l'unico, per cercare di gestire gli effetti di una manovra che per i Comuni rappresenta un ostacolo serio per continuare a svolgere una funzione utile per le comunità locali''. E' quanto sottolinea Angelo Rughetti, Segretario Generale della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. ''Non si tratta - dice Rughetti - di un accordo sulla manovra, ma di un accordo per trovare vie d'uscita dalle misure contenute nella manovra, sulla quale il giudizio dell'Anci resta fortemente negativo''. ''La strada che abbiamo proposto - prosegue - è quella dell'autonomia. Le soluzioni che pensiamo siano utili per i Comuni non possono andare in una direzione diversa. Quando il Governo non ritiene di poter modificare né nella forma né nella quantità i contenuti del decreto legge, visto che i servizi vanno comunque garantiti, bisogna trovare vie alternative. La nostra via è quella dell'autonomia finanziaria, la via del federalismo municipale e della finanza locale''. ''Rafforzare la capacità di aumentare le entrate - dice ancora il Segretario Generale Anci - vuol dire andare in questa direzione e vuol dire dare maggiori spazi di flessibilità a sindaci e agli amministratori. Non solo. Con l'accordo di ieri abbiamo stabilito che il patto di stabilità interno sarà rivisto per l'anno 2011, abbiamo stabilito che, qualora la situazione finanziaria nazionale non peggiori, una parte degli oneri a carico dei Comuni nell'anno 2011 potranno essere posticipati negli anni successivi e, soprattutto, si potranno eliminare i tagli ai trasferimenti erariali e inserire queste misure all'interno dell'obiettivo assegnato a ogni Comune nel patto di stabilità''.

    Scopelliti: "Accordo rompe fronte del no". Rispetto al muro contro muro che si ipotizza tra regioni e governo ''c'e' un elemento di novita' quello dell'accordo che ormai sembra chiaro e evidente che i comuni e gli enti locali hanno fatto con l'esecutivo''. Lo ha dichiarato al gr1 il presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Secondo il governatore l'accordo ''dimostra che sulla manovra non c'e' piu' il fronte della compattezza e questo e' un motivo che ci portera' sicuramente ad una discussione attenta e approfondita anche in seno alla Conferenza delle Regioni''. Sulla disponibilita' del ministro Tremonti riguardo ai problemi della sanita', Scopelliti ha aggiunto:''questo e' stato un segnale di grande apertura da parte del governo, lo registriamo come un fatto estremamente positivo. La manovra rimane comunque un altro momento di confronto sul quale probabilmente ormai si rischia veramente di non avere una via d'uscita''. ''Io ritengo - conclude - che lo scontro istituzionale non serve a nessuno nel momento in cui c'e' gia' grande confusione nel paese. Abbiamo bisogno, invece, di rafforzare le istituzioni e di trovare sempre un momento di sintesi, questo e' il mio augurio e l'auspicio e spero che nei prossimi giorni si possa comunque ritrovare l'unita' e la compattezza delle istituzioni''

    Chiamparino "Giudizio resta negativo": Il presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino ha spiegato al gr1 in cosa consiste l'accordo trovato ieri con il ministro Tremonti. ''Prima di tutto abbiamo preso atto che c'era una totale indisponibilita' del governo a cambiare la manovra in questa fase, e quindi - ha detto Chiamparino - e' del tutto evidente che il giudizio resta quello di prima e cioe' un giudizio negativo''. ''Dopodiche' abbiamo fatto un accordo - ha spiegato - che prevede che entro il 31 luglio venga presentato il decreto sull'attuazione del cosiddetto federalismo municipale e poi abbiamo preso tre mesi di tempo per vedere se si creano le condizioni per cambiare la manovra. Cambiare il patto di stabilita' distribuire, negli anni, in modo diverso i carichi dei tagli di spesa e dare piu' flessibilita' alle possibilita' di spesa sul 2010''. Ciamparino, entrando nel merito dell'accordo, ha spiegato come, in una prima fase ''vengono trasferiti ai comuni l'imposta sul registro, l'imposta sul catasto piu' la parte di Irpef che deriva da proprieta' di immobili diversi dalla prima casa, inoltre dovrebbe esserci la cedolare secca sul 20% negli affitti''.

     

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