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    Verdi accusano: Sos speculazione nei parchi per mano dei privati

     

     

    I Verdi accusano: Sos speculazione nei parchi per mano dei privati

    03 lug 10 La mano dei privati sulla natura protetta nazionale: questo il pericolo - secondo un dossier dei Verdi - che lanciano un Sos speculazione per i parchi italiani. Un sistema - dicono i Verdi - messo sotto pressione dalla manovra finanziaria che prevede il 50% dei tagli. ''Questo significa, di fatto esporre il patrimonio di natura protetta alle speculazioni economiche'' e ''portarne al collasso la gestione, facilitando l'arrivo dei privati che hanno tutto l'interesse a gestire l'indotto che ruota intorno ai parchi'', afferma nel dossier il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli. Un collasso che riguarda un settore dove il giro d'affari annuo complessivo - scrivono i Verdi, dopo l'allarme lanciato da Federparchi che il 2 luglio ha incontrato alcuni senatori e ha chiesto l'intervento del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo - e' di circa 2 miliardi di euro, con 86.000 occupati (4.000 diretti, 17.000 nell'indotto dei servizi, 65.000 nell'indotto del turismo, dell'agricoltura, dell'artigianato, del commercio), 2.450 centri visita, strutture culturali e aree attrezzate, e circa 34 milioni di visitatori l'anno. Inoltre solo all'interno dei perimetri dei parchi nazionali si possono contare circa 1.700 centri storici, per una popolazione stimata in 901.495 abitanti; mentre il numero di residenti in tutti i parchi italiani e' complessivamente di 4.407.741. Il 33% dei Comuni italiani ha parte del proprio territorio interessato da un parco; la percentuale sale al 68% se si considerano i piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti. Quindi il ruolo nella lotta ai cambiamenti climatici: ogni ettaro consente all'Italia di risparmiare 578 euro in costi di emissione della CO2, per un totale di 476 milioni di euro. E, sempre in termini di valore, e' stato stimato - riferisce il dossier - che il valore economico di un metro quadro di prateria di Posidonia, la pianta marina che da' ossigeno ai nostri mari, e' pari a 2.244 euro l'anno, calcolato sulla base del contributo offerto in termini appunto di produzione di ossigeno, assorbimento di carbonio e soprattutto di protezione delle coste dai fenomeni di erosione. ''Un valore altissimo, che andrebbe probabilmente disperso senza l'impegno quotidiano dei parchi''. si legge nel dossier. Intorno agli anni '90 si e' concluso il primo programma per la mappatura delle praterie di Posidonia in 5 regioni: Liguria, Toscana, Lazio, Basilicata e Puglia. Sono state individuate 64 praterie, per un'estensione totale di 90.913 ettari. Tra il '99 e il 2002 sono state realizzate le mappature di Posidonia oceanica lungo le coste della Sicilia e delle isole minori, e lungo le coste della Sardegna. Per quanto riguarda la Sicilia e isole minori sono state individuate 60 praterie, mentre per la Sardegna sono state individuate 14 aree. Tra il 2002 e il 2004, sono state realizzate le mappature lungo le coste della Campania individuando 36 praterie, e della Calabria individuando altre 30 praterie. Per quanto riguarda animali e piante, nel nostro Paese i parchi tutelano oltre 57mila specie animali e piu' di seimila specie vegetali che rappresentano circa il 50% della flora europea, di cui il 13% e' costituito da specie esclusive del nostro Paese.

     

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