Comitato pro centrale: Consiglio provinciale inadeguato - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Comitato pro centrale: Consiglio provinciale inadeguato

14 giu 10 ''La politica locale ha dato oggi un'altra prova della sua volonta' di continuare a difendere i ricchi ed i potenti a danno dei lavoratori onesti che vorrebbero solo avere qualche opportunita' seria di poter restare nella propria terra. Il Consiglio provinciale di stamattina ha dimostrato, ancora una volta, la propria inadeguatezza ad affrontare temi importanti come quello dello sviluppo del territorio''. Lo afferma, in un comunicato, il Comitato per la riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano. ''Tante le 'perle' registrate - aggiunge il Comitato - i singoli interventi di consiglieri e sindaci. Il consigliere Melfi, membro anche della commissione ambiente, ha presentato un intervento scritto, unitamente al consigliere Giudiceandrea, ma che ha voluto leggere all'assemblea. A parte la produzione di 'ci zero due' che non capiamo cos'e', vi sono tante inesattezze e tanta confusione che non basterebbe un giornale intero per doverle correggere e confutare. Non ultima quella dei posti di lavoro che l'Enel garantisce nel progetto che, secondo Melfi, sono solo settanta. Altra 'perla' e' quella dell'assessore Trento, secondo cui la futura centrale inquinera' il territorio per il quadruplo di quella attuale. Chissa' quale studio avra' fatto fare per asserire simile assurdita'. Alle bugie di Filareto ci siamo ormai abituati e non ci meravigliano oltre. Tra le altre cose dette e ridette, il sindaco di Rossano parla di polverino di carbone che volerebbe dappertutto nella sibaritide. Se avesse letto il progetto si sarebbe ricordato che il carbone non verra' mai a contatto con l'aria e sara' lavorato in ambiente pressurizzato. Come fara' a volare questo polverino lo sa solo lui. Eppure gli abbiamo fatto omaggio di un pezzetto di carbone fossile. Avrebbe dovuto capire di cosa si sta parlando''. ''Identica - sostiene ancora il Comitato - la posizione del sindaco di Corigliano Calabro che, pero', lancia una idea nuova. 'Il no al carbone e' stato detto e si riconferma - ha dichiarato la Straface - ma urge sedersi tutti ad un tavolo e ragionare senza pregiudizi'. Una posizione che ci sentiamo di appoggiare senza mezzi termini. L'architetto Graziano, del Comune di Rossano, ha illustrato in maniera esaustiva il progetto dell'Enel commettendo pero' una piccolissima gaffe. Lui ritiene che il gesso prodotto in centrale sia un rifiuto''. ''Al presidente Oliverio, invece - dice ancora il Comitato - vogliamo dire solo una cosa. La sua acredine nei confronti dei lavoratori di Rossano e' risaputa. Anche lui come gli altri privilegia i ricchi ed i potenti facendosi sberleffi della storia del suo partito e della sua storia personale. Se voleva sapere a chi corrisponde il numero di fax al quale ci appoggiamo, bastava spedirne uno e si sarebbe accorto che corrisponde alla UILCEM regionale che gentilmente ce lo ha messo a disposizione. Noi non abbiamo strutture di partito, non abbiamo segretari ed autisti e non abbiamo sedi. Abbiamo chiesto a chi ci sta vicino di darci una mano nella logistica. L'Anse di Rossano ci ha fornito l'indirizzo se qualcuno vuole scriverci per posta e la Uilcem Calabria ci ha messo a disposizione il suo fax. Le risatine compiaciute di aver scoperto chissa' quale 'magagna' torna, quindi, al mittente aggiungendo un'altra gaffe alle tante che ha gia' fatto. Il 12 giugno scorso hanno visto che la citta' di Rossano non e' con loro. La piazza era desolatamente vuota, ma anziche' chiedersi il perche', continuano nella loro opera di demonizzazione della riconversione. Non sono piu' credibili e la gente se n'e' accorta da tempo''