Aiello (FdS) presenta odg contro riconversione a carbone centrale Rossano

09 giu 10 Il consigliere regionale Ferdinando Aiello (Federazione della Sinistra), ha presentato un ordine del giorno al Presidente del Consiglio regionale, con richiesta di discussione urgente in Aula che “impegna il Presidente e la Giunta Regionale ad esprimere con forza una posizione di contrarietà alla riconversione a Policombustibile, prevalentemente a carbone (95%), dell'impianto Enel di Rossano”. Ecco, qui di seguito, il testo dell’ordine del giorno:

“On. Francesco Talarico Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Oggetto: Ordine del giorno Il sottoscritto AIELLO FERDINANDO presenta il seguente Ordine del giorno per la sua discussione urgente in Assemblea. ………………………… Il Consiglio Regionale della Calabria, Premesso che: • nella c/da Sant'Irene del comune di Rossano opera dagli anni '70 una centrale termoelettrica gestita dall'Enel che nel corso degli anni è stata potenziata (tot. 1740 MW/e) ed alimentata ad olio combustibile, gas naturale e metano; • lo scorso 28 Aprile l'Enel Spa ha presentato il Progetto Preliminare di riconversione di detta centrale a Policombustibile, prevalentemente carbone (95%), ed il relativo Sia ai Ministeri competenti (Ambiente, Attività Produttive e Beni Culturali) nonché alla regione Calabria; considerato che: • grave è la situazione di allarme sanitario e la recrudescenza di patologie cancerogene tra la popolazione residente nei comuni di Rossano e Corigliano Calabro, maggiormente accentuate nelle contrade limitrofe alla centrale già operante, Sant'Irene, Piragineti, Petraro, Gutteria e Spina Santa esposte sia all'inquinamento elettromagnetico delle linee elettriche collegate alla centrale che all'assorbimento delle nano-polveri e del particolato prodotto durante le fasi di combustione propedeutiche alla produzione di energia; • l'utilizzo come combustibile del carbone, cui si vorrebbe convertire prevalentemente (95%) la centrale Enel di Rossano, oltre a rappresentare un ritorno al passato delle forme più climalteranti di produzione di energia, in evidente contrasto con il protocollo di Kyoto, aggraverebbe la già critica situazione ambientale e sanitaria del territorio vincolandolo per oltre trenta anni a subire un impatto pesantissimo e dannoso per tutta la popolazione della Sibaritide; • la quasi totalità delle associazioni di categoria agricole, della pesca ed altre associazioni turistiche e sindacali della Sibaritide hanno espresso pubblicamente delle forti e motivate preoccupazioni per le ricadute economiche negative e l'impatto ambientale che la riconversione del sito Enel potrebbe avere sulle aziende operanti nella fiorente agricoltura del comprensorio, ricadente nel ‘Distretto Agroalimentare di Qualità della Sibaritide’, in quelle della operosa attività ittica dello Ionio che vede la presenza a Schiavonea di Corigliano Calabro della seconda marineria italiana dopo Mazzara del Vallo ed in quelle operanti nel promettente settore turistico ed agrituristico che rappresentano un punto di forza del territorio con una crescita di presenze negli ultimi anni in controtendenza rispetto ad altre realtà calabresi; preso atto che: • il Comitato per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide, con il supporto di un qualificato pool tecnico legale, ha redatto ed inviato lo scorso 29 maggio ai Ministeri competenti ed alla stessa Regione Calabria un documento di osservazioni al progetto di trasformazione della centrale Enel sottoscritto dagli stessi esperti e da circa altre 1500 firme legalizzate di cittadini contrari alla riconversione a carbone; • le Amministrazioni Comunali di Rossano e Corigliano Calabro con seduta consiliare congiunta in data 27 maggio scorso hanno espresso la loro netta contrarietà alla riconversione al carbone, chiedendo il ritiro immediato del progetto e soprattutto invitando il Governatore della regione Calabria Giuseppe Scopelliti a confermare il No al Carbone così come espresso nel Piano energetico regionale ambientale e nella delibera regionale n. 365 del 14 febbraio 2005; • l’Amministrazione Provinciale di Cosenza ed il proprio presidente Mario Oliverio hanno espresso recentemente un posizione forte contro la conversione a carbone, così come hanno fatto i Consigli delle Comunità Montane Sila Greca e Medio Crati e tutti i Sindaci e le Amministrazioni Comunali dei 57 Comuni della Sibaritide e del Pollino; • era già in atto uno stato di agitazione e di allarme sociale nelle popolazioni della Sibaritide per la presenza del sito Enel che si ulteriormente aggravato dopo la notizia della riconversione a carbone e che, come hanno ribadito i rappresentanti del Comitato nelle note inviate agli organismi competenti, ‘potrebbe sfociare in atti pubblici di dissenso democratico ed organizzato’; esprime: la propria contrarietà alla riconversione della centrale Enel di Rossano a Policombustibile, prevalentemente a carbone (95%), per l'impatto negativo che tale opera potrebbe avere sull'economia, l'ambiente e sulla salute dei cittadini del territorio della Sibaritide; ribadisce: la necessità di valutare adeguatamente la proposizione di nuovi impattanti impianti di energia sul territorio regionale tenendo in considerazione prioritariamente i fabbisogni energetici della regione nonché l'utilizzo esclusivamente di fonti rinnovabili che abbiano le caratteristiche di essere compatibili con gli impegni assunti dal protocollo di Kyoto e di non arrecare danni al patrimonio agricolo e forestale calabrese; impegna: il Presidente e la Giunta Regionale ad esprimere con forza una posizione di contrarietà alla riconversione a Policombustibile, prevalentemente a carbone (95%), dell'impianto Enel di Rossano”.