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    Giordano (Ugl) "La politica non intralci il sidnacato"

     

     

    Giordano (Ugl) "La politica non intralci il sidnacato"

    05 giu 10 “Non è facile discutere oggi,alla vigilia del voto in SATA FIAT di Melfi fissato per i giorni 14-15 e 16 giugno, di che cosa sia il ruolo dell’RSU e del rapporto tra l’organizzazione d’appartenenza e la politica:di certo ci sono e ci saranno a mio avviso,indifferentemente da come sarà l’esito,delle condizioni che andranno esse analizzate attentamente. La prima, la più importante per definire il rapporto tra politica e sindacato, è l'indipendenza e l'autonomia tra questi due soggetti sociali,cosa che ciò non sta’ avvenendo”. A riflettere su ciò è Giuseppe GIORDANO dell’UGL Basilicata Metalmeccanici che oggi lo vede protagonista e candidato nelle liste dell’UGL nella fabbrica automobilistica del Vulture-Melfese. “Sicuramente deve esistere prioritaria la centralità del lavoro che, oltre ad essere argomento fondamentale, è anche una chiave di lettura attraverso la quale comprendere ed interpretare la realtà sociale e la quotidianità lavorativa nell’ambito della fabbrica. Ritengo giusto scindere le due cose se pur e’ evidente che da sempre politica e sindacato sono permeabili tra loro a favore delle già sperimentate altre organizzazioni sindacali,ciò non devono intersecarsi e diventare complementari. L’appello che questa tornata elettorale non classifichi il polo industriale di Melfi come “fabbrica di consensi”-aggiunge GIORDANO- deriva da una estrema convinzione:i colleghi nella loro maturità che hanno sempre avuto e dimostrato, più che mai sanno oggi che partito e sindacato devono vivere la loro indipendenza ed autonomia e non devono creare in loro confusione e conflitto,cosa che certamente a tale scadenza non faranno accadere avendo essi già bene le ide chiare. Sono forte sostenitore nell’affermare che la politica sindacale si deve fare e decidere sempre a tutele e vantaggio del lavoratore proteggendo il lavoro,non a favore di quello o questo politico di turno come oggi avviene:dobbiamo evitare l’emergere di una ragnatela di interessi e di connessioni tra mondo sindacale e politica, tale da escludere completamente il soggetto fondamentale dell'azione sindacale, cioè il lavoratore, dagli interessi primari del sindacato organizzazione. Non accetterò mai una politica sindacale che vada ad alleggerire le tasche di chi lavora, se non si costruiscono accordi e si metta come punto fondamentale i diritti ai lavoratori e non altro. Io sono convinto-prosegue il sindacalista dell’UGL- che il “metalmeccanico ” è oggi in SATA chiamato ad esprimersi col suo voto ad una approfondita riflessione: assistiamo a contraddizioni e scontri sindacali tra diverse sigle,l’attenzione oggi và posta sul sindacato e forze sane, che sono tante all'interno della UGL e soprattutto tra i lavoratori che aderiscono al nostro sindacato, devono necessariamente e rapidamente tentare di spostare il proprio punto di osservazione ed utilizzare diverse chiavi di lettura,in primis dal fatto che tutti i delegati UGL non si sono dimessi prima della scadenza naturale del mandato prevista per il mese di settembre. Oggi l’UGL in SATA, dopo anni di andamento costante, è diventata numericamente il sindacato con margine di crescita reale. Ci confrontiamo con tutti, abbiamo formato un gruppo dirigente che, anche se giovane, opera con scaltrezza,capacità ed intelligenza,dando visibilità alla organizzazione all'interno della fabbrica stessa, che è riuscita a penetrare anche nel settore impiegatizio area composta da circa 500 unità dove c'è scarsa attenzione verso il sindacato in generale, ma dove c'è ampia possibilità di fare proseliti, qui stiamo investendo,settore questo dove abbiamo scarsa rappresentanza ma di vitale importanza per espanderci e crescere. I lavoratori devono darci la forza con il consenso,vogliamo tutti dell’UGL Metalmeccanici porci come obiettivo, perché ne abbiamo le capacità, di diventare il sindacato forte sia come numero che come delegati nella RSU,le possibilità ci sono,perché impegnati come abbiamo sempre fatto fino ad ora con passione e, certamente, i risultati non mancheranno:obiettivo dato con le nostre risposte concrete,per cui il consenso che verrà conferito con la mano, passa attraverso la ns. responsabilità e capacità, perché a noi RSU è demandato il compito di rimettere al centro quella che è la vera prerogativa del sindacato, ridare fiducia al lavoratore, cercando di soddisfare quelle che sono le loro aspettative. La demagogia non serve, c'è bisogno di unificare le nostre forze per tendere alla prevalenza reale degli interessi dei lavoratori che rappresentiamo. lo faremo tutti unilateralmente coinvolti da uno stesso ideale che ci vede rappresentare la bandiera UGL,saremo più rigidi e puntuali sul sistema delle informazioni, esse preventive devono servire a costruire una democrazia partecipativa per apportare sostanziali modifiche non solo sul ruolo del sindacato ma anche sulle caratteristiche dell'azienda. E' opportuno, quindi, -secondo GIORDANO UGL- concludere accordi aziendali sulle relazioni industriali basate sull'impegno tra le parti,accordi che ci permettano di garantire la persona in quanto lavoratore a 360°,noi tutti sindacalisti oggi impegnati nell’UGL a tale appuntamento ci saremo e vogliamo esserci protagonisti attivi e non spettatori passivi,il politico pensi a fare politica”.

     

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