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    Napoli su op Reale: "Ad aprile denunciai le liste anomale"

     

     

    Napoli su op Reale: "Ad aprile denunciai le liste anomale"

    21 dic 10 "Nello scorso mese di aprile sono stata additata al pubblico ludibrio, querelata e denunziata per aver pubblicamente cercato di sensibilizzare il mondo politico calabrese sulla formazione delle liste nell’ultima competizione elettorale per il rinnovo delle elezioni regionali. In quella competizione ho deciso di non esprimere il mio voto avendo verificato che nelle liste vi erano candidati “discussi” e che non era stato nemmeno recepito, da parte della politica calabrese, il codice di autoregolamentazione delle candidature deliberato dalla Commissione Parlamentare Antimafia. Oggi, e sinceramente me ne dispiace per l’immagine che la Calabria, ancora una volta offre in negativo, l’operazione “Reale 3” mi dà ragione". Così la parlamentare Angela Napoli, Capogruppo FLI in Commissione parlamentare Antimafia. "Nella scorsa settimana -prosegue la Napoli- avvisi di garanzia, con l’accusa di voto di scambio, a tre candidati al consiglio regionale; un ex sindaco e anche lui candidato al consiglio regionale, fermato con l’accusa di associazione mafiosa. Oggi, un consigliere regionale e quattro candidati arrestati con l’accusa di associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose. Il tutto solo grazie all’intervento della DDA di Reggio Calabria e, pertanto, limitato a tale territorio. Sono sicura, conoscendo la potenzialità e la pervasività della ‘ndrangheta nella politica, che le altre province calabresi, non risulteranno esenti dalle collusioni in questione. Finalmente anche in Calabria incominciano ad esseere colpiti giudiziariamente una parte degli elementi che costituiscono la “borghesia mafiosa”. A questo punto, come non richiamare ciò che sempre affermava Paolo Borsellino:” C’è un equivoco di fondo. Si dice che il politico che ha avuto frequentazioni mafiose, se non viene giudicato colpevole dalla Magistratura, è un uomo onesto. No! La Magistratura può fare solo accertamenti di carattere giudiziale. Le Istituzioni hanno il dovere di estromettere gli uomini politici vicini alla mafia, per essere oneste e apparire tali.”

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