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    Morelli: "In COmmissione blancio i temi del DPFER"

     

     

    Morelli: "In COmmissione blancio i temi del DPFER"

    03 dic 10 ''Desidero fare qualche brevissima riflessione su alcuni temi che dovranno caratterizzare le scelte di finanza pubblica regionale 2011-2013. Quelli che piu' mi preme richiamare sono contenuti nel Dpfer e riguardano in particolare: l'evoluzione normativa che regola il Patto di stabilita' interno; il federalismo fiscale e gli effetti da esso prodotti sulle finanze di questa Regione''. E' quanto ha affermato il Presidente della seconda Commissione, Franco Morelli (Pdl), in apertura della sessione di Bilancio, tutt'ora in corso. ''Nel Dpfer sono ricostruiti - afferma Morelli - i passaggi normativi fondamentali che hanno attuato l'incipit comunitario per il rispetto degli equilibri di bilancio. Le prime difficolta' che questa Regione ha incontrato nel rispettare gli obblighi previsti si registrano a partire dal 2007, da quando non e' stato piu' possibile sottrarre dalla spesa complessiva i fondi comunitari e le spese per infrastrutture. Le difficolta' si sono amplificate in quanto l'anno di riferimento preso come base per il calcolo delle limitazioni e' stato il 2005, anno in cui la spesa regionale e' stata mediamente inferiore al triennio precedente di circa 200 milioni di euro. Da quel momento la Regione ha dovuto contemperare le esigenze di spesa per le infrastrutture e lo sviluppo, con le soglie massime di impegni e di pagamenti imposti dai vincoli del Patto di stabilita'. Come gia' a noi noto, nel 2008, la Regione ha sforato il Patto di stabilita', nell'anno 2009 invece ha, poi, provveduto al rientro anche grazie ad alcune modifiche normative che hanno permesso di espungere dalle verifiche di stabilita', le spese per il trasporto pubblico locale, quelle per la concessione di crediti, e per una parte, le spese comunitarie. Questa la situazione oggi''. ''L'onorevole Mancini - sostiene ancora Morelli - nella seduta di assestamento al Bilancio 2010 dell'agosto scorso, ha avuto modo di illustrare a questa Commissione l'inasprimento normativo inerente al patto di stabilita' ed avra' modo nel suo intervento di illustrare le strategie regionali per superare queste criticita' negli anni a venire. Voglio qui ricordare le gravi sanzioni introdotte dall'articolo 14, commi 4, 5 e 6 del decreto-legge n. 78/2010, in base al quale le Regioni che non rispettano il patto di stabilita' interno relativo agli anni 2010 e successivi, sono tenute a versare all'entrata del bilancio statale, entro 60 giorni dal termine stabilito per la certificazione relativa al rispetto del patto di stabilita', l'importo corrispondente alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico predeterminato''. ''Vengo, quindi, al secondo aspetto - prosegue Morelli - che mi preme sottolineare, il federalismo fiscale. Con questo processo i conti regionali subiranno una profonda trasformazione , segnata dal passaggio da una finanza derivata, ad una rappresentata da risorse proprie che imporra' alle realta' territoriali una maggiore responsabilizzazione ed un conseguente controllo democratico da parte dei cittadini''.

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