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    Consiglieri opposizione convocano III Commissione per la legge sugli Lsu/Lpu

     

     

    Consiglieri opposizione convocano III Commissione per la legge sugli Lsu/Lpu

    01 dic 10 E stata convocata per lunedì prossimo, 6 dicembre, la III Commissione regionale “Attività sociali, sanitarie e formative” con all’ordine del giorno la Proposta di Legge 131/09 per la stabilizzazione del personale impegnato in attività socialmente utili e di pubblica utilità (Lsu ed Lpu) che porta la firma dei consiglieri regionali Carlo Guccione, Ferdinando Aiello, Nazareno Salerno, Claudio Parente, Bruno Censore, Giampaolo Chiappetta. La legge prevede che i Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità vengano stabilizzati attraverso la Pubblica Amministrazione (anche in associazione tra di loro), gli Enti Pubblici economici e le società a totale prevalenza pubblica. Ai soggetti in questione è concesso un contributo pari ad ottantamila euro ripartito in dieci annualità (otto mila euro l’anno) per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato. Le risorse a cui far fronte per la stabilizzazione sono i Fondi Por Calabria FSE 2007-2013, Asse 2 Occupabilità, Obiettivo operativo: rafforzare l’inserimento e il reinserimento lavorativo dei lavoratori adulti, dei disoccupati di lunga durata e dei bacini di precariato occupazionale attraverso percorsi integrati ed incentivi, attraverso le risorse non utilizzate assegnate alla Regione Calabria dall’art. 27 della Legge 222 del 28 novembre 2007. “La recente decisione del Governo nazionale di stanziare 110 milioni di euro solo a favore dei lavoratori precari della Sicilia e della Campania – si legge in una nota dei consiglieri regionali che hanno sottoscritto la proposta di legge- indica la scarsa considerazione di cui gode la nostra regione a Roma. Ancora una volta i calabresi, soprattutto quelli che appartengono alle fasce più povere e più deboli, sono stati costretti a subire un ulteriore discriminazione da parte di un governo che considera la nostra regione solo un problema e non un a risorsa, con il silenzio complice di una Giunta regionale che continua a recepire ogni provvedimento senza mostrare alcun sussulto di dignità e di orgoglio”. “La nostra proposta di legge –concludono i firmatari della stessa- mira a riconoscere ai nostri lavoratori precari, al pari di come è stato riconosciuto a quelli della Campania e della Sicilia, la stessa dignità e lo stesso diritto al lavoro. L’auspicio è che tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale facciano quadrato intorno a questa proposta dando ai nostri lavoratori Lsu ed Lpu, che per anni hanno supplito a gravi carenze del settore pubblico provvedendo a mantenere i servizi essenziali da offrire ai cittadini, la necessaria tranquillità di cui hanno pienamente diritto insieme alle loro famiglie”.

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