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    Lagana': "Garantire sicurezza ai magistrati"

     

     

    Lagana': "Garantire sicurezza ai magistrati"

    26 ago 10 "Di fronte al gravissimo attentato contro Salvatore Di Landro non servono parole e attestati. E' urgente un'azione da parte dello Stato tesa a garantire prima di ogni altra cosa, la massima sicurezza a quanti, trovandosi ad operare su fronti assai delicati, sono sempre più spesso fatti bersaglio di vigliacche intimidazioni". Lo afferma in una nota il deputato del Pd, Maria Grazia Laganà Fortugno. "Ci sono clan - aggiunge - che vogliono dimostrare sempre di più che alla loro arroganza nessuno riesce a porre limiti. Ma le cui azioni delinquenziali danno pure a dimostrare che soffrono della pressione imposta da un lavoro investigativo compiuto con grande dedizione e professionalità. L'arrivo del procuratore generale Di Landro a Reggio Calabria coincide con il periodo più proficuo della lotta alle 'ndrine reggine. Sono convinta pure che l'alto magistrato ha saputo affrontare la pesante situazione in ordine al contrasto alla criminalità e ad una illegalità che in alcuni territori è sempre più diffusa. Il procuratore Di Landro ha saputo impostare il suo lavoro contro i poteri criminali puntando dall'inizio sulla confisca e il sequestro dei beni illegalmente detenuti". "E sicuramente questo - prosegue Laganà - che ha dato da subito più fastidio ai criminali, che vigliaccamente hanno cominciato a prendere di mira, in maniera personale il procuratore generale di Reggio Calabria. Ora deve essere basta sul serio. Bisogna introdurre quel clima giusto che consenta a quanti sono preposti a funzioni così delicate di andare avanti senza subire tensioni mafiose. Serve concretezza e lealtà, da parte delle istituzioni e da parte di tutti coloro che stanno a contatto con gli operatori di giustizia. Serve soprattutto che la cosiddetta società civile faccia alzare la propria voce a favore della legalità, arginando e denunciando anche il più piccolo dei fenomeni delinquenziali". "Dobbiamo essere tutti vicini alle forze dell'ordine - conclude - e alla magistratura, che dimostrano, come il procuratore Di Landro, di volere combattere sul serio un fenomeno cha da sempre penalizza lo sviluppo della nostra terra e non garantisce un futuro sereno alle nuove generazioni".

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