Talarico (Idv) "Accordo Regione-Bocconi-Luiss indebolisce alta formazione atenei" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Talarico (Idv) "Accordo Regione-Bocconi-Luiss indebolisce alta formazione atenei"

11 ago 10 Con la motivazione di formare le future classi dirigenti della nostra regione e di frenare l’esodo dei cervelli, il Presidente della Giunta regionale ha, enfaticamente, presentato giorni fa l’accordo che la Regione ha stipulato con le università private Bocconi e Luiss, per la realizzazione della Scuola di Alta Formazione della Calabria, che prevedrebbe l’attivazione di due programmi master in tema di management pubblico. Orbene l’iniziativa, benché modesta per poterla definire un antidoto alla fuga dei cervelli dalla nostra regione, potrebbe essere anche considerata, nelle sue intenzioni, positivamente, se non fosse che proprio le modalità con le quali è stata concepita contrastano, per paradosso, con gli stessi fini che l’hanno determinata. Se alla base di questo accordo c’era la necessità di valorizzare le risorse, intellettuali in questo caso, presenti in Calabria, incentivando per giunta una loro permanenza nella nostra regione, per contribuire all’ammodernamento delle sue strutture pubbliche e del suo apparato produttivo, non si capisce come non si sia per niente considerato che, proprio nel campo dell’alta formazione per manager pubblici, la Calabria poteva vantare eccellenze da tutelare, sviluppare ed incoraggiare, senza ricorrere, per i medesimi fini, ad istituzioni, peraltro private, d’oltre confine. Non sono mai stato incline a logiche di campanile, a quel provincialismo che molto spesso connota il linguaggio ed i contenuti della politica nostrana, men che meno potrei esserlo con riferimento alle istituzioni accademiche che per definizione evocano il carattere universale della cultura, ma non posso non convenire con i corsisti del master in management pubblico attivato presso la Scuola superiore di scienze delle amministrazioni pubbliche presso l’Università della Calabria, che, nello stigmatizzare il progetto voluto dalla Giunta Scopelliti, hanno parlato di mortificazione dell’esperienza che li vede protagonisti. E noto infatti che i master istituiti presso la predetta scuola si sono distinti per qualità dell’offerta formativa, per l’apertura verso istituzioni culturali nazionali ed europee, per l’autorevolezza dei docenti che vi insegnano, per non parlare della serietà con cui i corsi regolarmente si svolgono, comprovata, tra le altre cose, dall’elevata frequenza degli iscritti. Dati questi assolutamente certificabili, su cui Scopelliti avrebbe dovuto un po’ riflettere quando gli balenò l’idea di puntare sulla formazione superiore dei giovani calabresi. Che dire poi del compito assegnato alle due università private di contribuire alla valorizzazione delle specifiche competenze presenti negli atenei calabresi? Un modo per dire che docenti ed operatori delle università calabresi avrebbero bisogno, per la loro crescita culturale e professionale, di istitutori provenienti da fuori, ai quali, non si capisce in base a quali criteri, si attribuirebbero superiori capacità in campo accademico. La verità è che questa operazione, spostando risorse verso realtà esterne alla nostra regione, potrà solo indebolire ciò che di positivo esiste dalle nostre parti, a cominciare proprio dai quei centri di formazione come la Scuola superiore di scienze delle amministrazioni pubbliche presso l’Università della Calabria, che ogni giorno, anche col concorso di docenti di chiara fama internazionale, contribuiscono a cambiare la Calabria, a formare una nuova leva di dirigenti pubblici nella nostra regione. E questo non era l’obiettivo di Scopelliti e della sua Giunta?

Talarico "Accordo Regione-Bocconi-Luiss indebolisce alta formazione atenei"