Nicolò “Piano casa rimette in moto economia calabrese” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Nicolò “Piano casa rimette in moto economia calabrese”

07 ago 10 “Rimettere in moto l’asfittica economia calabrese rilanciando l’edilizia di qualità che scommette su efficienza energetica, sicurezza ed interventi architettonici ed ambientali migliorativi”. E’ questo il commento del vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò (Pdl), in merito al “Piano Casa”, licenziato dall’Assemblea nell’ultima seduta prima della pausa estiva. Alessandro Nicolò ha voluto rivolgere “un plauso al Presidente della IV Commissione ‘Ambiente’, Alfonso Dattolo per aver rispettato la tabella di marcia che la Commissione si era data e per aver colmato nei fatti, un ritardo normativo rispetto a tutte le altre regioni italiane. Mi preme sottolineare - soggiunge Nicolò - anche il rilievo sociale del provvedimento che intende, tra l’altro, dare una risposta ai bisogni abitativi delle famiglie in condizioni di particolare disagio economico e sociale. Questa legge come tutte le altre che il Consiglio sta varando - prosegue - sono l’esplicazione di un programma politico, quello stilato dal Presidente Giuseppe Scopelliti e fortemente sostenuto dal centrodestra, che ha individuato, tra i diversi settori prioritari d’intervento, anche il lavoro e l’ambiente. Il provvedimento, frutto peraltro di un lavoro paziente ed oculato dell’Assessore Pino Gentile, - precisa Nicolò - esalta l’idea di creare gradevolezza residenziale scongiurando con risolutezza speculazioni e scempi ambientali e sempre nel rispetto del territorio con particolare attenzione verso i centri storici e le aree di maggiore pregio ambientale e paesaggistico”. Per il Vicepresidente del Consiglio regionale, il Piano approvato costituisce “un aiuto certo per le famiglie calabresi. In sostanza - conclude Nicolò - si tratta di un provvedimento di cui c’era necessità e che era atteso proprio per le strategie da cui è informato che rilanciano un settore importante senza per questo creare condizioni di rischio per l’ambiente”.