Talarico (Idv): Speziali presidente Sacal lascia perplessi - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Talarico (Idv): Speziali presidente Sacal lascia perplessi

06 ago 10 "La nomina dell’ing. Vincenzo Speziali, senatore della Repubblica del Pdl, a presidente della Sacal, società aeroportuale che gestisce lo scalo di Lamezia Terme, mi lascia perplesso sia per le modalità con le quali è stata votata sia per la complessità e la delicatezza dell’incarico che andrà ad assumere un soggetto che non potrà garantire per i suoi impegni parlamentari la presenza necessaria per lo svolgimento di un’importantissima funzione." Lo ha dichiarato Mimmo Talarico, consigliere regionale di Idv. "Lascio ai giuristi discernere sulla legittimità dell’incarico, posto che i membri del Parlamento non possono ricoprire cariche in enti che gestiscono servizi per conto dello Stato, ma non si può tacere rispetto alla vicenda in questione poiché richiama atteggiamenti di etica pubblica e di buon senso in questo caso venuti meno. È noto a tutti, infatti, che tra i componenti del Cda della Sacal vi è anche il figlio di Vincenzo Speziali, Giuseppe, in rappresentanza del socio privato “Aeroporti di Roma”, e che lo stesso Vincenzo Speziali oltre ad essere senatore della Repubblica è a capo di un gruppo industriale il cui “core business” lo pone in palese conflitto di interessi con l’incarico assegnatogli. In Sacal, infatti, il presidente del Cda riveste contestualmente anche la carica di amministratore delegato e gli interventi di ristrutturazione e potenziamento previsti per lo scalo lametino, per l’importo di circa 60 mln di euro, potrebbero porre in un’ipotetica condizione di vantaggio per l’assegnazione dei lavori la società guidata da Speziali. È un peccato che per una carica così importante non si sia proceduto a nominare una personalità che potesse assicurare pienamente energie, determinazione, passione e competenza per il più importante scalo aeroportuale calabrese. Lo sviluppo e la crescita della nostra regione potrà più celermente avvenire o essere favorita da una intensificazione degli interventi, non solo infrastrutturali ma anche di tipo manageriale, nel campo dei trasporti e della logistica. Per queste ragioni la buona gestione della Sacal non dovrebbe essere ridotta, come avvenuto in questa circostanza, ad una mera operazione politico-economica, ma dovrebbe essere una delle priorità della Regione Calabria. In questo caso le colpe del presidente Scopelliti non solo sono chiare ma anche macroscopiche per l’indifferenza mostrata in occasione della designazione di un rappresentante dell’ente in seno al cda di Sacal e per le oggettive responsabilità politiche ad esso attribuibili."