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    Tripodi (PdCI) “Reggio esclusa dai poli tecnologici”

     

     

    Tripodi (PdCI) “Reggio esclusa dai poli tecnologici”

    04 lug 10 “La decisione della Giunta Regionale di Giuseppe Scopelliti sull’ubicazione dei Poli di Innovazione Tecnologica che esclude la città di Reggio Calabria è gravissima. Ma in città nessuno sembra se ne sia accorto”. Così il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, in una dichiarazione. "Se la stessa decisione -aggiunge Tripodi- l’avesse presa la Giunta Loiero ci sarebbe stato un diluvio di dichiarazioni di personaggi grandi e piccoli del centrodestra. Il grido di dolore della città ferita si sarebbe levato in alto. Avremmo assistito al solito ed ormai logoro spettacolo sulla città tradita e offesa, ci avrebbero detto che il centrosinistra è contro la città e che quando sarebbero andati loro alla Regione la musica sarebbe cambiata. Ebbene, ora non ci sono più alibi, alla Regione adesso ci sono loro e fanno quello che nessuna Giunta, neanche quella tanto vituperata di Loiero, avrebbe mai ritenuto possibile e praticabile, compiendo un atto che non risponde ad alcuna logica di sviluppo e di crescita della regione. E adesso come la mettiamo. Come mai c’è questo silenzio assordante. I personaggi del centrodestra che ci hanno abituati a esternare, spesso a comando, su tutto lo scibile umano hanno perso tutti la parola. Evidentemente il plotone di esecuzione parlante del centrodestra stavolta non ha proprio nulla da dire. Il manovratore Scopelliti non deve essere disturbato, come non era disturbato quando portava al disastro la città di Reggio Calabria, costruendo quel “modello Reggio” che sarebbe meglio definire “modello melma”. Dov’è finita la tanto sbandierata regginità di costoro sulla quale, con clamorose strumentalizzazioni e falsificazioni, hanno costruito le loro fortune elettorali. L’esclusione della città di Reggio Calabria dalla Rete regionale dei poli di innovazione rappresenta un gravissimo arretramento perché a Reggio, con Scopelliti Presidente, viene negato il diritto al futuro. E’ la prima volta che un fatto così grave accade: ci voleva Scopelliti per realizzare questo salto all’indietro che esclude Reggio dal circuito del progresso calabrese. Ed è davvero incredibile quello che ha deliberato la Giunta Scopelliti. Infatti, nella rete regionale di poli di innovazione c’è posto per tutti, per Catanzaro-Germaneto e per Cosenza-Rende, per Crotone e per Gioia Tauro, per Lamezia Terme e per Vibo Valentia. Solo Reggio è l’unica città capoluogo esclusa dalla rete regionale. Scopelliti, dopo aver fatto tanta propaganda, si è perfino dimenticato che Reggio è città metropolitana e quindi merita nelle scelte regionali un ruolo centrale e prioritario. Il problema non è solo quello riguardante la mancata destinazione alla città di una quota di risorse finanziarie, ma soprattutto la sfiducia sul futuro che una scelta di questo genere sottende. In una città, cosiddetta metropolitana, in cui ci sono due università, oltrechè una serie di infrastrutture e di insediamenti risulta assai strano che una Giunta Regionale non riesca ad aprire una scommessa sul futuro. Dopo l’ubriacatura elettorale tutti i nodi cominciano a venire al pettine. E’ importante che i reggini sappiano e conoscano qual è la vera natura di questa destra, che a parole difende Reggio, ma nei fatti dove governa, sistematicamente, volta le spalle alla città.

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