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    Sindacati: regioni ritiri emendamento Arpacal

     

     

    Sindacati: regioni ritiri emendamento Arpacal

    03 ago 10 Le segreterie nazionali di Fp-Cgil, Fp-Cisl e Fpl-Uil hanno chiesto l'immediato ritiro dell'emendamento che prevede di fatto la liquidazione della Agenzia per la protezione dell'ambiente della regione Calabria (Arpacal). ''Esprimiamo - prosegue la nota - tutta la propria contrarieta' per questo provvedimento che, qualora ratificato , metterebbe la regione Calabria fuori dal contesto normativo nazionale che regola la delicata e sensibile materia della tutela dell'ambiente nel nostro Paese. Come e' noto, dopo il referendum del 1993 che separo' le funzioni in materia di prevenzione e tutela ambientale da quelle sanitarie, con Legge 21 gennaio 1994, n. 61 sono state istituite le Agenzie regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa), costituitesi essenzialmente attraverso la fusione dei Presidi Multizonali di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali. Attualmente, il sistema della tutela dell'ambiente e' costituito dalla rete delle Agenzie regionali e da una struttura centrale, organo tecnico del Ministero per l'Ambiente, di recente denominato Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra). Le nuove disposizioni hanno iniziato un percorso di riassetto istituzionale pubblico in materia di tutela ambientale che, accanto alle funzioni tradizionali di controllo e vigilanza, ha attribuito al ''sistema delle agenzie ambientali'' nuovi compiti di monitoraggio, elaborazione e diffusione dei dati ambientali oltreche' di elaborazioni e proposte tecniche relative alla specifica normativa''. ''Le attivita' di Arpa - aggiugono i sindacalisti - sono di stretto interesse pubblico e quindi non possono essere demandate a privati proprio perche' istituite per evitare che gli interessi economici prevalgano su quelli ambientali e piu' generali della popolazione. Esse si ispirano, inoltre, alle piu' recenti normative nazionali ed europee nella raccolta ed elaborazione di dati ambientali, fondati ed attendibili, da fornire agli organi di governo regionale e nazionale per supportarne le decisioni sul territorio. Quindi appare assolutamente inconciliabile che un soggetto preposto ai controlli delle Aziende pubbliche e private, come sono oggi le Arpa, possa esercitare queste funzioni con le caratteristiche di una azienda privata. Porre Arpacal sul mercato, rappresenterebbe una forma palese ed illegittima di conflitto di interessi, con la sovrapposizione di controllato e controllore''.

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