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      Presentato progetto restauro fondale Rendano, ha 120 anni

       

       

      Presentato progetto restauro fondale Rendano, ha 120 anni

      30 set 21 Il sipario storico del Teatro “Rendano” di Cosenza, pregevole manufatto con 120 anni di vita, opera di Paolo Vetri, pittore siciliano di nascita e napoletano di formazione, che lo realizzò nel 1901, su disegno di Domenico Morelli, sarà finalmente restaurato. Il progetto, dal titolo “Il Rendano e il suo sipario storico” sarà realizzato grazie alla sinergia tra il Comune di Cosenza e l'Associazione culturale Polimnia che aveva avviato l'iniziativa nel 2016, l'aveva ripresa nel 2019, ma era stata costretta a sospenderla per il sopravvenire della pandemia. L’intervento di restauro, finalizzato al consolidamento materico dell’opera e all’ottimizzazione dello stato decorativo, avverrà in fasi e tempi differenti, probabilmente a partire dal mese di giugno 2022, quando la stagione del Rendano sarà temporaneamente sospesa per la pausa estiva e questo perché il restauro, autorizzato anche dalla Soprintendenza per i Beni artistici e architettonici, dovrà avvenire all'interno del teatro in quanto il sipario è intrasportabile, per le sue misure e la sua imponenza. Propedeutiche alla realizzazione del progetto si susseguiranno, sempre su impulso dell'Associazione Polimnia, una serie di attività culturali e musicali (concerti, incontri, mostre, convegni, ecc.) i cui incassi saranno di sostegno alla causa del restauro del prezioso manufatto che, come si ricorderà, raffigura il festoso arrivo a Cosenza, nel 1433, di Luigi III d'Angiò, duca di Calabria, e della sua giovane sposa Margherita di Savoia. Il progetto e le attività che ne consentiranno il finanziamento sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala capitolare del Chiostro di San Domenico, presenti la Presidente dell'Associazione culturale Polimnia, Luigia Pastore, e il Dirigente del Settore Cultura del Comune, Giuseppe Bruno. “L'obiettivo più importante – ha sottolineato Luigia Pastore - è coinvolgere la città, non solo nel progetto, ma anche in tutta la programmazione musicale, dall'opera lirica ad altri generi, per una sempre maggiore conoscenza del teatro Rendano e di questo suo grande tesoro che è il sipario storico, uno dei pochi rimasti in Italia. Sarà contattato – ha aggiunto Pastore - anche un critico d'arte che possa relazionare meglio sulle peculiarità del sipario che risale al 1901 e che rappresenta come tutti i pochi sipari d'attesa rimasti in Italia, un piccolo spaccato di vita cittadina”. Oltre alla raccolta di fondi derivanti dagli incassi delle attività programmate, Pastore ha ricordato anche che per raggiungere l'obiettivo è stata reiterata al Ministero anche la richiesta per l'accesso all’Art Bonus. Quindi la Presidente di Polimnia è passata ad illustrare le attività musicali e quelle collaterali che andranno avanti da ottobre fino a giugno 2022. Si riparte il 10 ottobre prossimo con il primo concerto, ma sarà poi un work in progress di cui sarà data notizia man mano che si andrà avanti con le attività. Il concerto di apertura è programmato nella sala “Quintieri” del Rendano. “Sarà – ha detto Luigia Pastore - un concerto alle radici del belcanto che ci rimanderà alle opere dei maggiori compositori italiani (Donizetti, Bellini, Rossini)”. Ne saranno protagonisti il baritono Luca Bruno, il tenore Stefano Tanzillo e al pianoforte Andrea Bauleo. Altro appuntamento di punta sarà, a fine ottobre, il concerto “Andrea Pistilli & friends”, protagonista il chitarrista, arrangiatore, compositore e collaboratore strettissimo di grandi nomi della musica italiana, da Ron a Claudio Baglioni, da Gianni Morandi a Massimo Ranieri, a Tosca. Pistilli era presente in sala durante la conferenza stampa di questa mattina ed è stato invitato ad illustrare la sua idea di spettacolo. Il musicista ha ricordato di essere legato a Cosenza sia per ragioni affettive e sia perché insegna chitarra al Conservatorio “Giacomantonio”. “Riaprire il sipario – ha aggiunto - significa riaprirlo dopo questo anno e mezzo di blocco forzato e poi perché si riparte con il restauro del sipario storico. Nel mio spettacolo – ha aggiunto Pistilli – cercherò di ripercorrere le varie tappe della musica che ha attraversato la mia vita , dalle prime note del Conservatorio Santa Cecilia a Roma fino a quando sono diventato un professionista. Cercherò di far suonare con me i colleghi del Conservatorio e alcuni allievi. L'idea è quella di un talk concert in cui cercherò di raccontarmi con le canzoni che hanno scandito la mia vita e con spunti che mi saranno utili per raccontare qualche aneddoto divertente”. Dall'1 al 6 novembre il cartellone di Polimnia prevede le audizioni per reclutare i protagonisti delle opere e degli eventi che si svolgeranno più avanti nel corso dell'anno. Seguiranno delle masterclass, una prima tenuta dal tenore, di caratura internazionale, Marco Berti, molto legato al Rendano perché la sua carriera cominciò proprio dal teatro di tradizione cosentino con il ruolo di Pinkerton, nella pucciniana Madama Butterfly. Berti si aggiudicò nel 1990 il Concorso “Giacomantonio” per giovani cantanti lirici. Altri appuntamenti saranno: il 6 novembre il gala per il sipario nel corso del quale sarà ripercorsa in musica la storia del Rendano, dall'inaugurazione nel 1909 con l'Aida, cui parteciperanno sia Berti che altri artisti, anche calabresi, che hanno rappresentato con orgoglio la nostra città e il Rendano nel mondo. Nella seconda metà di novembre, in programma “la Traviata” per i 120 anni della morte di Giuseppe Verdi, con la regia di Vincenzo Grisostomi e l'Orchestra e il coro di Reggio Calabria diretto da Bruno Tirotta. A dicembre “TangOpera-La lirica incontra il tango”, un progetto del maestro Ciccio Aiello e un concerto dedicato a musicisti calabresi che hanno avuto una loro importanza nella storia del melodramma italiano. A gennaio, il concerto di Capodanno e “Ti racconto l'operetta”, un viaggio musicale in un genere molto apprezzato. A marzo un omaggio a Maria Callas, la Divina che ha segnato un punto importante nella storia del melodramma italiano. Un percorso tra musica e video. Altra opera sarà “Il Barbiere di Siviglia” seguita dal progetto “Lirica in jazz”. Il cartellone andrà avanti fino a giugno con una serie di attività collaterali (mostre, convegni, incontri d'opera) e con il progetto con le scuole, grazie al quale i ragazzi potranno assistere alle prove e incontrare gli artisti ed anche partecipare alle fasi del restauro del sipario. Un modo, questo, per incentivarli alla frequentazione dell'opera lirica in città. Evento particolare sarà, inoltre, il concerto dedicato alle contaminazioni musicali “Da Verdi a Mina, incontrando Puccini, i Beatles e i Queen” a cura del maestro Francesco Perri. Al termine della conferenza stampa è intervenuto il dirigente del settore cultura di Palazzo dei Bruzi, arch.Giuseppe Bruno. “In uno dei giacimenti culturali più importanti della città di Cosenza che è il Teatro Rendano – ha detto - uno degli elementi di spicco è sicuramente il sipario storico del 1901. Un sipario che negli anni ha subito l'oltraggio del tempo e la formazione di quella patina che se da un lato lo ha reso più affascinante, dall'altro ne ha reso meno riconoscibile alcuni dettagli, facendogli perdere alcune caratteristiche. Grazie alla parte attiva dell'Associazione Polimnia oggi ripartiamo con gli interventi”.

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