Pupo “Una colletta per colmare le buche a Rende” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pupo “Una colletta per colmare le buche a Rende”

29 mar 11 “Le strade larghe, pulite e bitumate di Rende sono ormai un lontano ricordo. Oggi ci sono macchine dappertutto, anche in doppia fila, buche e voragini mai viste prime, a testimonianza della fine di un modello amministrativo e della pessima gestione finanziaria di un Comune che oggi non può permettersi neanche il semplice rattoppo di una buca”. E’ quanto afferma Spartaco Pupo, Consigliere comunale della Primavera di Rende. “I cittadini sono disperati, -spiega Pupo- alcuni si organizzano su Facebook creando gruppi del tipo “Comune di Rende, non mettete dossi artificiali, bastano le buche!”, in cui giustamente ci si chiede “perché spendere così tanti soldi per farci rallentare quando in realtà abbiamo già comodamente pronto ciò che ci serve lungo le strade della città?”. Hanno asfaltato in fretta e in furia qualche metro del centro cittadino, giusto per salvare la faccia nell’imminente campagna elettorale, ma hanno lasciato nel degrado più assoluto il 90 per cento delle strade del territorio. Lo stato delle carreggiate di alcuni quartieri farebbe arrossire di vergogna anche gli amministratori di un villaggio africano. Ne sanno qualcosa i cittadini di Maio, Difesa, Malvitani, Sant’Agostino, Lecco, Saporito, Surdo, Arcavacata, area universitaria e zona industriale, dove per motivi di sicurezza andrebbe forse vietato del tutto il transito dei veicoli. La spesa per il risarcimento danni agli automobilisti negli ultimi anni è triplicata e pare che le compagnie assicuratrici non vogliano più saperne di stipulare convenzioni con il Comune di Rende, dato l’elevatissimo numero di sinistri provocati dalle buche. E sul numero delle buche attualmente Rende batte Cosenza. Altro che area urbana! Eppure negli ultimi tempi si sono trovati milioni di euro per cose inutili come le rotatorie progettate male, l’aumento degli stipendi ai dirigenti comunali, i contributi alle associazioni degli amici degli amici, il pagamento dello stipendio al direttore generale, l’acquisto di libri e riviste per un aggiornamento del personale in realtà mai avvenuto, ecc. Non resta allora che un modo per vedere ripristinato il diritto a transitare su strade degne di una città universitaria: il far da sé. Facciamo la colletta per riparare le buche del nostro quartiere. Daremo così un bell’esempio di educazione civica e di amore per la città oltre che uno schiaffo morale a questi politicanti boriosi e snob che utilizzano il Comune non più per risolvere i problemi veri della gente ma per farsi la campagna elettorale personale a ogni consultazione utile.