Gaudio (Prc) “Il Consiglio comunale come un suk” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Gaudio (Prc) “Il Consiglio comunale come un suk”

03 mar 11 “Come spesso accaduto in questi cinque anni, siamo al ridicolo ed alla mancanza di rispetto di ogni procedura democratica per quanto riguarda i lavori consiliari”. Così in una dichiarazione Francesco Gaudio, consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista. “L’Amministrazione, proponendo il conferimento della cittadinanza onoraria al professor Rosario Villari, -afferma Gaudio- riprende un’antica buona proposta (non sarebbero capaci di elaborare tanto, vista l’inesistenza in tutti i cinque anni di una qualsivoglia politica culturale degna di questo nome) già formulata al termine della seconda sindacatura Mancini. Il problema è che l’operazione viene annunciata prima che la conferenza dei capigruppo ne venisse persino messa a conoscenza e che dunque si esprimesse, quando l’organismo titolato al conferimento è proprio il Consiglio comunale, di cui si nega dunque ruolo e funzione. Abbiamo costantemente verificato come la Giunta abbia in questi anni considerato il Consiglio, una sorta di suk dove i trasformismi e l’assunzione di posizioni da parte di consiglieri della maggioranza sono stati determinati da motivi spesso inconfessabili, sempre poco chiari. Fino all’ultima, pessima e devastante, presidenza dell’assise (a proposito, chi pagherà per danni e spese di una delle ultime determinazioni del Presidente del Consiglio sanzionata giustamente e pesantemente dal TAR?). La cittadinanza a Villari è un’operazione importante, volta a riconoscere quanto fondamentale è stato il lavoro svolto da uno dei più rilevanti storici italiani che tanto ha contribuito alla formazione di coscienze critiche e di un sapere analitico e consapevole nelle nostre scuole. Ancora più importante ora, quando il Governo nazionale attacca la scuola pubblica, il suo modello formativo ed educativo, il suo carattere laico, pluralista e democratico (ne parleremo proprio oggi pomeriggio in una assemblea a Palazzo dei bruzi), il diritto alla studio. Ma il metodo ed il percorso scelto dall’Amministrazione rivela ancora una volta la più totale mancanza di rispetto per la correttezza e per la massima assemblea rappresentativa della città”.